venerdì 29 maggio 2015

Viaggio selvaggio

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Bello e selvaggio viaggio per Silvia che, con Alberto e Davide si porta a casa un giro “non convenzionale” del Gran Paradiso, per valloni ameni e colli dimenticati, ben supportati dal meteo stabile.

Sabato 9, pomeriggio. I tre salgono da Pont Valsavaranche al Rif. Vittorio Emanuele (2732 m.)

Domenica 10. Sveglia alle 5.30 e partenza alle 6.15. Risalgono in sci il pendio tra la Becca di Moncorvè e la Tresenta valicando il Colle del GranParadiso (3345m.), ultimo tratto con gli sci in spalla. Sciata di soddisfazione sul Ghiacciaio di Noaschetta, per poi risalire 400m circa (sci a spalle) al Colle di Nosachetta (3.490 m), in buone condizioni.
Discesa sul solitario Ghiacciaio di Gay (neve non bella, in parte svalangata) e risalita (neve che sfonda, legati) al Colle di Gran Croux (3.315 m.), che si affaccia sull'impressionante testata nord della Valnontey. Alberto individua con perizia il passaggio in discesa, tra le rocce affioranti.
Lunga e impegnativa discesa, prima legati in conserva, poi in sci su neve da sogno, infine in una faticosa boschina di ontani fino a 2100m circa. Qui, sci in spalla, in salita su sentiero fino al Bivacco Leonessa (2910 m.) raggiunto quasi alle 21.
Fornelletto e busta knorr e notte ristoratrice.

Lunedì 11. Sveglia alle 6 e partenza alle 7. I tre risalgono il Ghiacciao del Tsasset fino al Col Bonney (3587 m.), sci in spalla. Discesa sci in spalla fin oltre la crepaccia terminale ma da qui fino all'Alpe di Lavassey (2300m) sciata fantastica su pendii mai sostenuti e neve spaziale. Ancora in discesa su sentiero fino a findo valle, all'attacco del sentiero per il Rif. Chabod).

[Salendo al Colle del Gran Paradiso]


[Arrivo al Colle di Gran Croux]
[Lotta con gli ontani]


[Ponte inservibile in alta Valnontey]

[Terzo giorno: partenza dal bivacco Leonessa]




martedì 5 maggio 2015

Fine settimana a metà

2 commenti
[Mira ed Emi]
Per il ponte del 1 Maggio avevamo un piano quasi diabolico: due giorni di Skialp nelle Alpi Marittime per Silvia e Carola e, contemporaneamente, Emanuele ed io con barca+tenda, a zonzo sul lago. Giovedì sera tutti i bagagli erano già pronti, invece.. Febbre a trentottoemmezzo per Silvia che si becca l'influenza.
Dunque: la squadra alpina non parte più (grande delusione per Carola) e quella nautica rivede i programmi compiendo due uscite distinte una venerdì pomeriggio e una sabato pomeriggio.

Venerdì, tempo instabile e coperto. Il lago ci regala un bel vento sa S-SE che -per la prima volta- fa sbandare MIRA. Andiamo alla scoperta della sponda Ovest, molto verdeggiante e selvatica, con andata al lasco e ritorno di bolina.

Sabato, con un po' più sole, è la volta della sponda Est, ove sfiliamo al traverso davanti alla passeggiata di Viverone, piena di persone. Purtroppo il vento ci molla completamente e siamo costretti a ricorrere alla pagaia per tutto il ritorno.


[Manovra di attracco riuscita!]

[Le rotte di Venerdì in rosso, Sabato in giallo]







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