sabato 3 aprile 2010

Marguareis (2651 m.): traversata da Ovest a Est

Ieri Silvia si è presa un giorno di ferie e ha fatto una gitona di skialp. Il meteo dava condizioni di innevamento eccezionali nelle Alpi marittime e così ha combinato con Alberto.
Siccome è pigra nel postare, mi prendo io l'incombenza tentando di ricomporre le dichiarazioni frammentarie che ha rilasciato al suo ritorno. Dunque..
Torino, sveglia alle 5 di Giovedì mattino (questo dato è certo, poichè direttamente verificato .....prima di continuare a dormire). Frugale colazione (ho trovato poi la caffettiera da 3 vuota e diversi generi alimentari rosicchiati), caricamento dell'attrezzatura in macchina e via alla volta di Mondovì, lungo la Torino-Savona.
Raggiunta la Certosa di Pesio, lasciano l'auto e calzati gli sci si avviano alla luce del mattino lungo il fondo del vallone e con percorso non propriamente rettilineo raggiungono il Passo del Duca a quota 1989 m.
Da qui in poi il racconto di Silvia -in stato di progressivo affaticamento- diventa via via più confuso. Per certo  i due hanno raggiunto la temibile Conca delle Carsene, un vasto altipiano che ospita alcune dei più begli abissi carsici delle Alpi Occidentali (che arrivano a oltre 1000 m. di profondità..). Durante il vagare su e giù per le infinite sellette, Silvia riesce ad evitare di  esserne inghiottita, e raggiunge il Passo Scarason (2353m.) e da lì con altri saliscendi finalmente la vetta del Marguareis, la vetta più alta delle Alpi Marittime. Panorama stupendo, con a Sud la Corsica persa nel mare, e tutto l'arco alpino, visto inusuale da Sud.

[Silvia verso il Passo del Duca]

Siamo già a quasi 8 ore dalla macchina. Per fortuna Silvia si è portata i soliti 15 litri di bevande e il pericolo della disidratazione è lontano..
Ora, bisogna sapere che la carta geografica utilizzata dai due (la temuta IGC, che nella storia ha già fatto innumerevoli dispersi) riporta delle curve di livello sapientemente distribuite a caso, per cui diventa molto difficile ricostruire il loro percorso in discesa. Praticamente è stato un periplo: scendono verso Sud-Est sciando per compiere un mezzo giro attorno a Cima Palù (sci a spalle) scendere verso l'ingresso di Piaggia Bella (immenso abisso, un pezzo di storia della speleologia italiana) e risalire di nuovo al Colle del Pas (di nuovo sci a spalle). Da qui puntando a nord e poi a Ovest si portano fino a Ponte Sestrera con le ultime energie rimaste..Poi, strada innevata e alla fine provvidenziale pista di sci di fondo...

[Alberto al Passo Scarason]

Alla fine sono alla macchina e riescono a dare notizie ai famigliari, bassamente impegnati nel lavoro quotidiano...:-(
In totale 2000 m. di dislivello, circa 25 Km di spostamento, in 11 ore e mezza di passione!
(Vedi anche relazione seria postata da Alberto su Gulliver)

[Alberto in vetta al Marguareis]

[Silvia in vetta... finalmente]

[In discesa dal Colle del Pass, sullo sfondo]

[Silvia nella luce serale..]

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