giovedì 12 marzo 2015

GIS parte 13: la battaglia per l'albero

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[un GIS nella baia di San Diego]
Domenica 11 Gennaio, dopo aver acquistato una bella e massiccia asse di Douglas e averla fatta tagliare in listelli di opportune misure  ho "attaccato" la costruzione dell'albero. Delle tre versioni ho scelto quella a sezione quadrata, cava, che dovrebbe essere un ottimo compromesso tra robustezza, leggerezza e facilità di costruzione. Il progetto include anche una versione cilindrica piena (troppo pesante e costosa) e una cilindrica cava col metodo birdsmouth (troppo difficile e lunga).
Domenica 11 Gennaio: lunga serie di lenti e profondi respiri per aumentare la concentrazione e poi... che la battaglia abbia inizio!

Le prime serate sono andate nei delicati tagli degli obliqui per gli scarfing, geniale metodo (provare per credere) per unire i listelli troppo corti e portarli alla lunghezza totale dell'albero, che tra l'altro è alto esattamente quanto è lungo lo scafo, cioè 473 cm, ..ah la simmetria delle proporzioni! . Devo dire che ho acquisito ormai una certa esperienza in questa operazione dopo aver provato alcune varianti costruttive (sega, pialla) su materiali a varia durezza (in crescendo: Cedro Rosso, Douglas, Mogano) e diverso spessore.

[cala la notte: tempo di piallare gli scarfing sul nuovissimo banchetto LUXTOOLS]
Posso riassumere dicendo che a parità di spessore e larghezza del listello, la pialla è l'attrezzo migliore a patto di avere un ottimo sistema di clamping delle assi al banco. Inoltre aumentando la durezza del materiale, aumenta di molto la difficoltà di ottenere tagli precisi per cui se con il Cedro Rosso (tenero) la sega va benissimo col Mogano (legno duro) lo stesso sistema si è rivelato insufficiente (palese errore che è rimasto visibile per sempre sulla falchetta di sinistra)

[scarfing piallati: gli angoli perfettamente costanti dei 4 listelli consentianno una incollaggio ottimale]
Terminati i quattro scarfing, ho ottenuto dunque quattro listelli lunghi quanto l'albero (che hanno impacciato non poco in casa...)  ho proceduto ad incollarne due (due lati opposti) inframezzando degli "spacer"(blocchetti di legno tenero), per poi chiudere la "scatola" con la seconda coppia di lati.

Tutti gli incollaggi sono avvenuti in salotto (!), nottetempo e mantenendo un'ottima aerazione (cioè finestre aperte a Gennaio!) per evitare i pericolosi vapori dell'epossido. Ho usato l'Epossidica da Costruzione di Epoxyshop.

[preparativi per l'incollaggio degli scarfing]
Ne è uscito un impressionante, massiccio, potente, temibile, rigidissimo... albero-del-GIS. Nelle sere seguenti mi soffermo spesso a carezzarlo, soppesarlo, meravigliato di questo oggetto che dovrà sostenere- senza sartie nè strallo- ben 10 (dieci) mq di vela spinti da venti impetuosi!

[la zona di incollaggio. La rettilineità delle due lunghe assi è garantita traguardando a occhio]
Con comodo e pazienza, le sere successive mi adopero per smussarne gli spigoli (a Raggio12) e rastremarne la base.

Bene. In meno di un mese ho un albero. Ed è pure perfettamente diritto!

Nota. Sfruttando il weekend sono riuscito a "glassare" la deriva, seguendo alla lettera il progetto, con doppio strato di vetro e ben quattro mani di Epossidica Trasparente (by Epoxyshop). Oggetto complicato la deriva, servirà ancora tanta cartavetro, una quinta mano di epossido, tanta cartavetro, 4 mani poliuretanica... oh ..senza fine!

Ma va benissimo così. La soddisfazione di completare un pezzo mi dà la carica per affrontare il successivo: prossimamente boma, pala del timone.





[Da capo: nuovi scarfing per altri due lati dell'albero]

[preparativi per l'incollaggio]

[due lati sono incollati tra loro, frammezzati dagli spacers. L'asse appoggiata alla base garantisce la rettilineità]

[incollaggio avvenuto: 2 lati opposti e gli spacers]

[preparativi per incollaggio ultimi due lati]

[Ultimo incollaggio avvenuto!]

[glassing estremità della deriva, primo step]

[I lavori proseguono in cantina: glassing deriva, secondo step]

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