giovedì 24 dicembre 2009

Tanti Km...tanti auguri!

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Nell'ultima settimana, complice una bellissima neve fresca e soffice, ne escono due belle uscite sugli sci stretti, una a Ceresole Reale e l'ultima a Brusson in compagnia degli amici Tiziano, Davide, Giorgio e Ivo (già corridori alla Tuttadritta). Con la speranza di percorrere assieme ancora tanti Km (magari in gara)..

Un augurio di un sereno Natale per tutti. Buona festa!



lunedì 7 dicembre 2009

Appoggio il tallone o la punta?

21 commenti
Ho sempre pensato alla corsa come ad uno sport ove la tecnica gioca un ruolo minimo, rispetto alle altre capacità (forza, resistenza, ecc.). In effetti, anche facendo il confronto con altri sport, questo è vero. Tuttavia di recente ho provato a variare il mio passo di corsa dall'appoggio con tallone (che è il mio modo naturale di correre) a quello di punta, trovando la cosa per nulla banale.
Ritengo comunque che saper correre appoggiando di punta sia un presupposto importante per migliorare la velocità, almeno sulle medie distanze.
Questo è un video abbastanza chiaro (analisi fotogramma per fotogramma) e apparentemente serio (New Jersey Sport Medicine) che aiuta a chiarire (e chiarirmi) le idee a riguardo.
Non rimane che uscire e andare a provare...


domenica 6 dicembre 2009

Tuttadritta 2009

8 commenti
Quest'anno tradisco la prima neve per la bella e partecipata Tuttadritta. Fa sempre un certo effetto correre per le strade cittadine che sei abituato a vedere ingorgate dal traffico.
La giornata è grigia e freddina, Piazza San Carlo non sfigura certo come zona di partenza, gremita di runners (3700?). A due minuti dal via -temendo l'effetto cuneo dopo il lancio -mi intrufolo poco dietro alle prime file, dove con stupore noto un corridore che aspetta il via ...scalzo (chip alla caviglia).

Al via, tutto va liscio e dopo le due pieghe tra Via Roma e via Sacchi (dovrebbero chiamarla "Duecurve") i Km si susseguono. Non sono particolarmente allenato e i parziali si susseguono come da attese, cioè poco sopra ai 4'/km. In dettaglio:

Km1 - 4.03 - Fmedia 150
Km2 - 4.04 - Fmedia 162
Km3 - 4.03 - Fmedia 167
Km4 - 4.06 - Fmedia 171
Km5 - 4.08 - Fmedia 172
Km6 - 4.26 - Fmedia 174
Km7 - 3.59 - Fmedia 173
Km8 - 4.09 - Fmedia 174
Km9 - 4.11- Fmedia 175
Km10 - 3.52 - Fmedia 178

Tot 41'05". Fmax 181.
Il cartello del Km6 era mal posizionato.

Oltre a 5 colleghi di lavoro, con i quali mi sono recato alla partenza, incontro gli attivi blogrunner piemontesi: lo Stoppre, E io Corro, L'avvocato del diavolo, mentre nella ressa manco clamorosamente Franchino, Barby, Motopodista, Andrea e Spaghetto. Attendendo la classifica ufficiale, auguri di Natale a tutti.



domenica 29 novembre 2009

Cronache della ripresa #3

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Ieri, impegnativa giornata sul lavoro, che consente in pausa pranzo una seduta in palestra di 60'. Prosegue il programma di Forza con brevi serie a carichi elevati. Lavoro soprattutto sui pettorali e un po' meno sui bicipiti. Bella compilation anche per gli addominali.

Stamane invece in bicicletta vari giri (defatiganti) per Torino in cerca di materiali edili e da arredamento. Nel pomeriggio mi reco al Lingotto in rollerblade per visitare la fiera "Restructura". andata+ritorno = 18 Km in 1h10' ad andatura media, per il fantastico lungoPo e parco Valentino.

Lo so, manca il lavoro di qualità. Ma per ora mi accontento di coniugare l'utile al dilettevole.

giovedì 26 novembre 2009

Cronache della ripresa #2

2 commenti
Oggi, in pausa pranzo, avevo previsto una seduta di skiroll in piano solo braccia, passo tecnicamente chiamato "scivolata spinta". Invece, inaspettatamente, un gruppo di colleghi mi propone un 10.000. Modifico di buon grado il programma e ci troviamo a correre un medio/lento su leggero saliscendi tra i ridenti paesini canavesani di Pertusio e Rivara. A metà percorso allungo il ritmo e corro due ripetute su un ripidissimo tornante (almeno 100m di dislivello, stimo). Chiudo i circa 12 Km in1h01', Fc media a 140, max a 177. Non ostante abbia sensazioni buone, il cuore appare sempre leggermente "pigro" se sollecitato. Pure qualche raggio di sole ci becchiamo, dopo 3 gg di nebbia.

Progressivo settimana: 2h45' + 60' = 3h 45'

Ieri invece son rimasto fermo (e non se abbia la mia severa Commissione di Controllo!)

martedì 24 novembre 2009

Cronache della ripresa #1

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Un tappeto di foglie gialle e un Po fumante per l'umidità, hanno fatto da cornice al progressivo che ho corso questa sera. Da Ponte Sassi a Ponte Isabella (quello in fondo al parco del Valentino) e ritorno. 11,4 Km in 51' più defaticamento di 10'. Buone sensazioni.

Andata a 4'50"/Km
Ritorno in progressione con media di 4'07"/Km

Essendo che mi alleno in vista della stagione di sci (di fondo), sarà il caso di allenare anche la parte alta del corpo con qualche esercizio specifico. Vederemo domani. Buonanotte.

Progressivo settimana: 1h45 + 60' = 2h45'

lunedì 23 novembre 2009

C'è la ripresa

3 commenti
Mattinata nebbiosetta a Torino. Decido comunque di caricarmi in macchina la cara bici per tentare un ritorno Lavoro-Casa questa sera. Ma lungo il tragitto è chiaro che oggi è vera nebbia e la bici rimarrà nel baule..

Pausa pranzo: Il menù prevede "Potenza Aerobica in umido" e così nelle nebbiose campagne canavesane corro un Fartlek in pianura di 30' con la formula dell' 1+1 (un minuto a palla + un minuto corsa medio/lenta, poi dacapo ad libidinem). L'effetto sul fisico è come quello di un bicchiere di acqua gelata in faccia a uno che sta dormendo. Come ieri, noto che le pulsazioni non salgono come dovrebbero: forse il caso è più grave del previsto? Comunque tra la salita di ieri e questa cura, sento le gambe un po' indurite. Seguono 15' di stretching.

Sera: allontanata definitivamente il programma suicida in bici, mi reco in una celebre palestra di Forno Canavese ove i miei addominali, spalle e dorsali si divertono senza sosta per un'ora esatta.
Totale giorno: 30'+15'+60' = 1h45'. Si, lo ha detto anche Lui...

domenica 22 novembre 2009

Ripresa

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Una flebile fiammella sportiva arde oggi nel buio dell'inattività in cui sono sprofondato: in sequenza, con gran godimento del corpo e spirito:

- 40' di corsa media sulla collina torinese, avvolta nella nebbia. Sensazioni discrete, ma il cuore non ne vuol sapere di salire. Non mi stupisco, si sbloccherà nelle prossime uscite.
- doccione bollente. Fondamentale. A seguire, la Santa Messa (nulla deve rimanere intentato!)
- poi, 20' di stretching sulla moquette di casa.
- Nel pomeriggio, 60' di arrampicata sul pannello casalingo. Non che in questo periodo mi interessi curare l'arrampicata, ma è un ottimo esercizio di forza/resistenza per tonificare tutti i muscoli del corpo.

Stasera mi sento decisamente bene. Sono fuori dal tunnel? La risposta alla settimana che viene.

sabato 21 novembre 2009

Vado bene?

5 commenti
Il mio Polar ha una cartella che riassume, sommandole, le ore di allenamento aerobico per settimana. Le riporto qui sotto. Non guardo quasi mai quella cartella, ma oggi quasi non credevo ai numeri, non ostante conoscessi benissimo il trend.

Occorre correre ai ripari, perchè di questo passo non vado da nessuna parte. La buona notizia è che la voglia non mi è mai mancata, la brutta è che l'organizzazione delle mie giornate è di fatto sempre più complessa e imprevedibile. La combinazione delle due cose porta a volte ad una sensazione di "frustrazione sportiva". Capita anche a voi?

1a Ott: 5h18'
2a Ott: 7h07'
3a Ott: 4h50'
4a Ott: 3h55'
1a Nov: 3h06'
2a Nov:2h00'
3a Nov:0h00'

E ora un po' di musica...


Jet Airliner

4 commenti
Tra trasferte lavorative e gli impegni della ristrutturazione della casa, Silvia e Carola sono partite ieri sulle ali di un grande Jet, alla volta del Colorado, in cerca di vecchi amici.
E così, mentre io mi alleno sempre meno, e le date delle prime gare di sci si avvicinano (ma quest'anno nevicherà?), mi sembra opportuno dedicare loro questo vecchio motivetto della buona e onesta Steve Miller Band.
Passatevela bene!


martedì 3 novembre 2009

Molto difficile

9 commenti
La distanza casa-lavoro è pari a 35 Km. Già da un paio d'anni -ogni tanto- mi reco al lavoro in bicicletta, un po' per divertimento, un po' per rompere la monotonia dell'auto, un po' per allenarmi.
Ma puntualmente, all'arrivo della stagione fredda, comincio a perdere colpi. Il buio, il freddo, il meteo avverso, non invogliano e a volte rendono improponibile il viaggio.
Quest'anno siamo al dunque: da oggi il tempo si è guastato di brutto e tutto diventa molto difficile.
Mi ero stabilizzato su una media ideale di un viaggio a settimana. Ce la faro' a continuare?

domenica 1 novembre 2009

Lo sport più duro...

3 commenti
Oggi non va, ho la febbre e mi sento a pezzi.
Ieri siamo sta ti in giro per piastrelle. Lo ammetto, ho sottovalutato la situazione. Un errore da principiante.
Così, -impreparato- mi sono trovato di fronte alla inaudita mole di tipologie che i vari commessi ci hanno proposto: marche, materiali, forme, misure, colori, variazioni tonali, texture, rugosità, opacità, ...tre triliardi di combinazioni.
Il fisico e la testa non hanno retto.
Il progressivo di 2h20' che ho corso la scorsa settimana a confronto è stato una passseggiata.

giovedì 29 ottobre 2009

Skiroll, spiegazioni per l'uso

4 commenti
Tra i tanti (e brutti) video disponibili in rete sullo skiroll, salvo questo che, anche se in francese, dà un'idea di che cosa sia veramente.
In estrema sintesi una attività fisicamente molto completa, appagante e divertente (nonchè moderatamente adrenalinica) per chi la pratica. L'unico grosso neo sta nell'impossibilità di gestire le discese, non ostante tutti gli artifici tecnici sperimentati dai costruttori. Quindi i percorsi adatti risultano molto pochi. Questo di fatto ne limita la diffusione e l'utilizzo come mezzo di locomozione al pari della bicicletta, cosa che invece si meriterebbe.


lunedì 26 ottobre 2009

primacasa e allenamenti

8 commenti
Questo è un periodo strano. Sto scrivendo poco sul blog e già questo è un segno sospetto, anche se non ho mai smesso di sbirciare compiaciuto qua e là le voci dei runners e dei climbers. Il fatto è che, io e Silvia, dopo una vita in affitto, siamo nel bel mezzo di una svolta che dovrebbe portarci ad "un acquisto". Bello! Bello? Bello, a parte il risvolto mentale della nuova cosa chiamata "mutuo", che da una visione "mensile e leggiadra" della vita, ti proietta -nell'attimo di una firma-a una (pre)visione pensionale di te stesso, con tutti gli annessi e connessi sportivi-prestazionali-antropomorfici. Questo è il vero e spero unico valore che perdo nel passaggio. Non è poca roba, almeno per ora così la percepisco. Ma la cosa s'ha fare, per altri svariati motivi che non sto qui ad elencare.
Ma oltre al sottile e subdolo cambio di punto di vista di cui dicevo, ostacoli ben più immediati si avvicinano e minacciano la dolce vita del polisportivo. Muri da abbattere, altri da costruire, infissi, piastrelle, per non parlare di architetto, impresa da seguire e ..trasloco.
La stagione dello sci di fondo si avvicina, e già si vede in alto la prima neve. Negli ultimi 4 anni ho sempre migliorato i miei risultati. E questo è stato possibile solo pianificando allenamenti sempre più oculati. Mi piacerebbe proseguire la tendenza.
Quest'anno ho già mancato quasi senza accorgermene tutte le gare di skiroll.
Quest'anno sarà dura, molto dura.

lunedì 19 ottobre 2009

Caselette - Musinè: Silvia superstar!

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Sabato 17. Oggi alle 14.30 si corre la gara in salita Caselette-Musinè, solo per categorie femminili. Silvia è schierata alla partenza con l'amica Elena, mentre il resto della Polisportiva e la famiglia di Elena, si dispongono lungo la salita (anzi, lungo la via crucis), pronti ad incitare le 26 atlete impegnate nella competitiva.

800m. circa il dislivello: Silvia ed Elena terminano rispettivamente al 7° e 10° posto e Silvia risulta prima di categoria (in 44' circa)! Agli occhi dei bimbi (hem.. e anche hai miei) oggi è "Silvia superstar"...
Per dirla con le parole di Silvia: "..imbarazzante"

Nota: la coppa vinta oggi da Silvia è vistosamente più alta di quella da me vinta l'anno scorso (3° di categortia)...fa notare Emanuele e conferma pensosa Carola guardando verso la mensola che le ospita affiancate. Haimè, sto perdendo in prestigio familiare...
[Foto: Silvia ed Elena sulle prime rampe]

domenica 11 ottobre 2009

Un tranquillo weekend aerobico: uniamo le energie

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Sabato 10. Mattino: corre Silvia in allenamento per la collina di Torino: 1h, come sempre rigorosamente in salita.
Pomeriggio. Riesumo la vecchia panca piana con i 2 manubri e improvviso un po' di esercizi generali di irrobustimento, sotto gli occhi divertiti dei bambini. Tot. 45'. Bene, la coscienza è a posto.

Domenica 11. Mattino: terzo allenamento serio con gli skiroll di questa stagione: Salgo per Corso Chieri in 31' fino all'inizio della Strada Panoramica. Quindi proseguo per la Panoramica fino ad arrivare, con altri 48' alla basilica di Superga. Da qui, riposti skiroll e scarpe nello zainetto e indossate le scarpe da corsa, mi fiondo giù a Sassi, che raggiungo in 22'. Totale 1h58' di goduria per strade semideserte sotto ad un sole tiepido. Tutto in passo alternato e con le nuove ruote lente da allenamento.

Pomeriggio. In bicicletta, ci rechiamo tutti (Carola finalmente pedala! Emanuele invece ancora al rimorchio) -e in compagnia di amici - al parco del Valentino e Torino Esposizioni a visitare la rassegna "Uniamo le energie", su temi ambientali, energetici, ecc. Tante belle cose viste e sentite ma, per conto mio, come siamo ancora lontani!

giovedì 8 ottobre 2009

Riccione, on the beach

9 commenti
In giro per lavoro, l'altro ieri ho fatto tappa qui. Alla sera, ne è uscita una piacevole corsa lenta di 60' metà sulla passeggiata lungomare e metà sulla spiaggia sabbiosa. La mattina dopo un bel 4x2000 (ma questa volta su asfalto) prima di rimettermi in auto.
Clima ancora caldo, ma in contesto ormai autunnale, con qua e là i segni dell'estate affollata appena trascorsa.


giovedì 1 ottobre 2009

Doccia fredda

17 commenti
Disperazione..
A causa di - pare - un vizio burocratico, risulto iscritto al "Campionato Podistico Canavesano UISP di Corsa su strada 2009" solo a partire dal 28 Maggio (e non da Aprile come dovrebbe figurare). Di conseguenza non sono stati conteggiati i punteggi delle prime tre gare da me regolarmente disputate e concluse (con gran fatica). Ma quel che è peggio è che senza queste 3 gare non posso più arrivarne a concluderne 14, che è il numero minimo per poter chiudere il Campionato.

Non so cosa dire, perchè più che richiedere l'iscrizione (in tempo!!!) e correre al meglio, non so che cosa un atleta possa fare. Evidentemente qualcuno ha commesso un errore, ma questo non sono io. Al più mi rimprovero di non aver preteso una "ricevuta" di iscrizione. Cosa che sicuramente pretenderò il prossimo anno - se avrò ancora voglia di correre il campionato.

E... se avessero architettato tutto ad arte? Evidentemente sono "pericoloso"...
Si, dev'essere così!

domenica 27 settembre 2009

Gara a Bairo, "Collina Morenica"

4 commenti
Oggi, noi abbiamo corso tutti: io nella 10Km (in realtà 9 e qualcosa..) collinare UISP, categoria MM40, Carola ed Emanuele nelle rispettive categorie Esordienti e Pulcini. Silvia invece, nel dopogara, corre in salita da Sparone fino al Santuario di Prascondù (1320m.), su bella strada "alpina" (12Km, disliv. 820m) nella Valle dell'Orco.

Bairo. Il clima è ideale, solo molto fango lungo il percorso, che si snoda nel bosco con continui saliscendi. Molto, molto bello. Parto tranquillo (incitato da Carola) e recupero pian piano posizioni, fino circa al Km 4. Da qui in poi mantengo la mia posizione, sino al traguardo. Ci metto 44'51", posizione attualmente non nota.

Carola ed Emanuele decidono sul posto di partecipare solo perchè spinti dalla certezza del pacco gara. E qui viene a galla lo spirito del runner! Corrono su percorso circolare di 400m. e tagliano entrambi il traguardo, assicurandosi così il prezioso sacchetto... Felicità allo stato puro...

Più tardi Silvia, come ormai consuetudine, scende dalla Multipla (quasi in corsa..) in località Sparone e inizia a correre. Noi la aspettiamo al santuario mangiando panini e le leccornie (be', insomma, quasi..) dei pacchi gara. Sbuca dopo 1h22' proprio quando iniziano ad apparire su di noi i primi segni dell'ipotermia...

[soddisfazione dopo la gara]

[Ultimi metri per Silvia]

venerdì 18 settembre 2009

domenica 13 settembre 2009

Gara a Casalborgone

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Ho corso stamane a Casalborgone, tra le pieghe del vesante nord della collina di Torino. Poco più di 8 Km, su un percorso (anello unico) tanto bello e spettacolare quanto impegnativo per i saliscendi continui. Una campagna verdissima e aperta, illuminata da un sole già piuttosto basso sull'orizzonte. Insomma un bel posto e una gran bella giornata.

Consapevole del mio allenamento minimale (ultimamente una corsa a settimana!), corro sereno e solo per godermela..
Così è stato: 37'08" il mio tempo, mantenendo una prestazione costante. Le pulsazioni confermano lo stato di forma: alta la massima (184) e abbastanza bassa la media (165), non ostante le salite. Arrivo 4 posizioni dietro all'amico e blog-runner Guido. Ora, conoscendo la sua condizione di sovrallenamento (nonchè di quasi perenne infortunio), deduco che paga di più l'essere sovrallenati piuttosto che poco allenati!
Ma bando alle ciance. E' il caso che mi metta sotto con un po' di sedute "organizzate" per concludere dignitosamente le ultime gare prima che inizi a nevicare.
(Sono 67° su 221 arrivati, dunque al 30% della classifica.)

lunedì 7 settembre 2009

Il Lago verde

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Questa domenica era prevista la "5 laghi", gara podistica ad Ivrea di cui avevo letto l'anno scorso tanti commenti entusiastici, ma un diverso programma prende forma all'ultimo. Meno male: ripiego su una corsetta mattutina per il "lungo Po" di Torino, e realizzo che proprio non sono in forma e i 24Km della gara avrebbero sicuramente lasciato il segno..

In realtà la giornata ci regala una breve ma bella gita in compagnia dei ns. amici Elena&Carlo e i loro bimbi. Bardonecchia, Valle Stretta. Il laghetto, seminascosto in una piega della monagna è veramente verde! Mi sovviene un vecchio motivetto dei vecchi Pink Floyd. Era Green is the colour. Chi lo ricorda?

sabato 5 settembre 2009

Foto Corsica

10 commenti
Dopo i resoconti live, ecco qualche foto della ns. vacanza. La parte a Nord-Ovest della Corsica non ci ha mai deluso, anche se mano a mano che ci si avvicinava alla fine di Agosto la presenza sempre più ridotta di altri turisti - e il clima meno afoso - hanno reso ancora biù bello il contesto.
Sono state due settimane di campeggio in stile minimale, a totale contatto con l'ambiente naturale, il più possibile lontani da situazioni "pre-confezionate". Ci rimane la voglia di tornare il prossimo anno. Sarebbe bello...in barca a vela. Sogno realizzabile?


[Sul taghetto, Corsica in vista]


[La spiaggia di Gàleria]


[Silvia alle fantastiche pozze lungo il fiume Fangu]



[Carola in avvicinamento alla spiaggia della Girolata, sullo sfondo]


[La Polisportiva al comlpeto, alla Girolata]


[La costa nei pressi di Porto. Cercando la prossima spiaggia]


[Silvia medita alla Bocca d'Osini]


[La bella spiaggia di Arone]


[Silvia, alla spiaggia di Ficajola raggiunta dopo 15Km di corsa]


[Colazione all'incredibile spiaggetta di Ficajola]


[Carola ed Emanuele in cammino serale verso la Tour de Turghiu]


[La vista dalla Tour de Turghiu]


[Risveglio dopo il bivacco sulla cima della Tour]


[Silvia alla dolorosa raccolta dei fichi d'india]


[Carola ed Emanuele con gli acquiloni alla spiaggia di Peraiola]

[La spiaggia di Peraiola, alla foce dell'Ostriconi]


[Carola in cucina]


[Emanuele. Sullo sfondo la spiaggia di Peraiola]


[Attraverso il Deserts des Agriates]


[Mucche, attraversando la foce del fiume Ostriconi]

mercoledì 2 settembre 2009

Corsica#6 - Farinole e Sualelli

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Ieri siamo rientrati alla base e oggi si era già al lavoro. Trauma.. Cercando un minimo sollievo, posto gli ultimi 3 giorni di Corsica, caratterizzati da un lieve ma significativo cambiamento: aria più fresca, acqua più limpida, vento teso..insomma aria settembrina. Anche i turisti sembrano essere cambiati: meno gente, ma soprattutto meno "spiaggisti" e più gruppi di ciclisti e camminatori.

Giorno 13.
Corsa mattutina per Silvia, 1h30' verso l'interno fino al paesino di Belgodere, fuori dalle rotte turistiche. Torna estasiata dalla bellezza del posto. Pare si sia imbattuta in un manipolo di cacciatori corsi, con tanto di doppiette spianate...(e qui hanno lo "sparo" facile). Dopo colazione, ci spostiamo in auto verso St-Florent per incontrare alcuni vecchi amici e capitiamo nella bella spiaggia di Farinole. Mare mosso e bagni divertenti. Alla sera, visita al porto di St. Florent e cena con pizza. Ma qui devono ancora imparare a farla.

Giorno 14.
Silvia corre all'alba per un altra 1h30 fino al paesino di Palasca: qui assalta un albero di fichi stracarico di frutti maturi (abbandonati a se stessi), fermandosi a pancia piena "solo per pudore". Più tardi, dal ns campeggio, ci spostiamo con circa 30' di cammino sul litorale, inoltrandoci nel Desert des Agriates, fino alla fantastica spiaggetta di Sualelli ove trascorriamo tutta la giornata, tra granchi, paguri, ricci, pesci, nuotate, ...

Giorno 15.
Rientro.

E prossimamente..qualche foto.

sabato 29 agosto 2009

Corsica#5 - Capu Rossu e Tour di Turghiu

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Giorno 10.
Giornata alla spiaggia di Arone, dietro al campeggio. La spiaggia è un po’ affollata ma tutto sommato ben vivibile (la gente – soprattutto stranieri- è discreta). In più, con la sabbia e il fondale che degrada lentamente, è moto gradita a Carola ed Emanuele, che prendono ogni giorno più confidenza con l’acqua. Nel tardo pomeriggio prepariamo gli zaini e ci rechiamo all’inizio del sentiero che porta alla Torre di Turghiu, che domina il promontorio di Capu Russu: è il punto più a Ovest di tutta la Corsica. Dalla mia corsa mattutina dell’altro ieri infatti è nata l’idea di tornare tutti alla torre per trascorrervi la notte e ammirare il tramonto e l’alba. Pare infatti che la cosa sia tollerata dalle autorità locali.
Il sentiero (circa 1h15’) alla luce del tramonto è bellissimo. Alla torre non c’è nessuno se non noi. Bivacchiamo sotto alle stelle rinfrescati da una leggera brezza e col suono lontano delle onde che si infrangono contro agli scogli 400 sotto di noi. Sopra di noi invece stellata indescrivibile.
L’unico preoccupato è Emanuele: teme di essere colpito da una stella cadente…
Fantastico.

Giorno 11.
Risveglio all’alba sul tetto della torre e colazione. Poi rientro alla macchina, quindi al campeggio dove smontiamo tutto. Trasferimento verso nord (avvicinamento a Bastia). Ci fermiamo alla foce del fiume Ostriconi, proprio prima del deserto des Agriates. Qui, montiamo il campo proprio dietro alla spiaggia, al “Camping Ostriconi”.

Giorno 12.
Giornata alla spiaggia di Ostriconi, raggiungibile con bel sentierino che attraversa la palude dietro alla spiaggia, con tanto di guado con acqua alla vita. Giornata ventosa (vento forte da Ovest, mare mosso). Bagno entusiasmante per i bambini. Poi facciamo volare gli aquiloni.

giovedì 27 agosto 2009

Corsica#4 - Spiaggia di Ficajola

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Giorno 8.
Ore 7. Corsa mattutina sulle orme del percorso di Silvia di ieri. Poi però abbandonato l’asfalto mi inoltro per sentiero verso il promontorio di Capu Rossu, fino a raggiungere la torre genovese detta Tour del Turghiu (del 1500, credo) al culmine. La torre è stupenda, tutta in pietra, su 3 livelli con un grosso camino all’interno e una scalinata che sale per metà all’esterno e per metà dentro al muro della torre. In cima la vista è pazzesca, il mare è a picco 400m sotto, il silenzio è totale. Torno presto sui miei passi, da ultimo faticando per il sole ormai alto e per la disidratazione. Ne risulta una corsa di 2h29’. Passo il resto della giornata a galleggiare a “morto” alla spiaggia del campeggio.

Giorno 9.
Corre Silvia: dal Campeggio fino alla Bocca d’Osini e poi giù fino alla spiaggia di Ficajola (15 Km). Dopo colazione, con calma, io e i bimbi la raggiungiamo in auto. Trascorriamo quindi tutta la giornata in questa piccola e stupenda spiaggia incastrata tra due pareti di granito rosso. Molti pesci in acqua (ti nuotano attorno), tuffi e traversi a pelo d’acqua sulle scogliere. Gran giornata, dall’alba al tramonto, terminata raccogliendo sulla strada del ritorno fichi e fichi d’india (da cui evidentemente il nome della spiaggia). Per domani, prevista giornata tranquilla con ..finale a sorpresa..

lunedì 24 agosto 2009

Corsica#3 - La Girolata

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Giorno 5.
Giornata intensa. Inizio alle ore 7 con 1h.40 di corsa lungo il sentiero “Mare e Monti”, immerso nel bosco. Poi trasferimento in auto fino alla Bocca di Palmarella e superatola, lasciamo l’auto all’inizio del sentiero che porta in 1h30’ alla famosa Girolata, baia con antica roccaforte e spiaggia, raggiungibile solo a piedi o dal mare. Il sentiero è molto ben segnato e si snoda su un costone immerso nel bosco con bei scorci sul litorale nella parte finale. Coi bimbi ci mettiamo poco più di 2h, e arriviamo belli disidratati. I 5 litri di acqua (in 4) che ci siamo portati non ci bastano.
Girolata molto bella, ma dopotutto non all’altezza della fama, per via delle ondate di turisti scaricate di continuo dalle imbarcazioni che fanno la spola da Porto e da Galèria. Niente di male, ma il contesto ne risente un po’. Dopo mille bagni e dopo avere ritrovato due amici conosciuti in campeggio – Riccardo e Marta- facciamo ritorno tutti assieme lungo il sentiero dell’andata, arrivando all’auto dopo il tramonto.

Giorno 6.
Smontiamo tutto e ci trasferiamo più a sud, passando per Porto, per le impressionanti Calanches, e arrivando alla spiaggia di Arone, ove piazziamo la tenda nell’unico (e bel) campeggio esistente, proprio dietro ad una stupenda spiaggia di sabbia finissima. La spiaggia ci appare però molto affollata…

Giorno 7. Silvia corre all’alba per 1h20 esplorando le strade del promontorio. Poi giornata di vero relax tra spiaggia, bagni eterni, e tenda, che abbiamo piazzato praticamente “dentro” a un cespuglio e che risulta in ombra dall’alba al tramonto.

venerdì 21 agosto 2009

Corsica#2 - U Fangu

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Giorno 3.
Ieri nuova overdose di sole alla spiaggia antistante al campeggio "Ideal" a Galèria. Questa volta una provvidenziale grotta a pochi metri dall'acqua offre un ottimo riparo del sole. Non siamo ancora abituati a questa luce e questo sole forissimi, dall'alba al tramonto.

Giorno 4.
All'alba Silvia si spara 1h40 di corsa su sentiero. E' in forma.
Più tardi, su indicazione di locals, ci spostiamo nell'entroterra (20 min. di auto), destinazione U Fangu, fiume che scende direttamente dal Monte Cinto, formando delle forre con pozze d'acqua, laghetti, scivoli. Le troviamo dopo alcuni tentativi: posto incantevole e spettacolare. Passiamo praticamente tutta la giornata in acqua, pranzando anche con una enorme anguria (voluta da Carola) faticosamente portata fin qui. Una bella (e dolce) alterativa al mare (salato).
Domani previsto lungo sentiero per arrivare alla famosa spiaggia della Girolata. Vedremo.

mercoledì 19 agosto 2009

Corsica#1 -

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Vigilia
Domattina imbarco da Genova con la Moby.

Oggi, spesone di generi alimentari (soprattutto frutta e verdura) per iniziare in autonomia la ns permanenza sull'isola.

Da Bastia, viaggeremo –saltando il "dito" – passando Ile Rousse, Calvì e il promontorio della Revellata (già visitati l'anno scorso), per raggiungere Galèria, sulla costa Ovest. In questa zona cercheremo un campeggio (sperando di trovarne qualcuno non "al completo", vista la stagione).

Sarà una giornata lunghetta. Son curioso di sperimentare la strada oltre Calvì, che viene descritta da tutti quelli che l'hanno percorsa come "impressionante".
Giorno 1
Viaggio regolare. Arrivati a Galeria a sera un po' stanchi. Strada con vista magnifica, meno impegantiva del previsto se non per gli incroci con le auto dei "locals": tu ti fermi sul ciglio della strada a picco sul mare (duecendo metri sotto) e loro ti sfiorano procedendo a velocità sostenuta..sarà un giochetto che fanno coi turisti. Contenti loro.
Giorno 2
Galeria, camping Ideal. Abbastanza spastano, ma molto affollato. Stamane Silvia si fa 55 min di corsa sul promontorio. Poi, prima overdose di sole e bagni sulla spiaggia davanti al campeggio. Direi che abbiamo evitato la bruciatura generale, con abbondante uso di creme.. Domani, si vedrà. Si dice che ci siano altre spiagge non lontano da qui.

venerdì 14 agosto 2009

Fondo per la famiglia di Craig Luebben

3 commenti
Questo post è rivolto a chiunque abbia conosciuto Craig e la sua famiglia.
In memoria di Craig è' stato preparata una raccolata di fondi allo scopo di aiutare la sua famiglia, la moglie Silvia e la figlia Giulia. Craig non aveva una assicurazione sulla vita, e ciò rende ancora più importante questa iniziativa.

Per fare una donazione libera, clicca QUI, (poi cliccare sul pulsante GIALLO). L'iniziativa parte dalla Northern Colorado Climbing Coalition, attraverso l' American Alpine Club.
Qui a seguire alcuni link, in ricordo di Craig:

giovedì 13 agosto 2009

Monte Berlingera (1930 m.)

5 commenti
Oggi, coi bimbi, gita al Berlingera, montagna appariscente affacciata sul Lago di Como.

Partiti da S. Bartolomeo percorriamo il bosco ombroso fino all’Alpe di Mezzo.
Da qui per cresta il sentiero sale alla vetta, caratterizzata da un piccolo ricovero in pietra e cemento –dedicato alla memoria degli alpini caduti - che è stato letteralmente distrutto da un fulmine, qualche anno fa.

Grandi incontri con le curiose capre locali e con due incredibili funghi dall’aspetto sinistro. Ma essendo che alcuni abitanti dell’Alpe di Mezzo ne parlano bene, decidiamo di portarceli fino a casa.

Adesso vado a dormire. Mal di pancia non ce l’ho. Potrei fare molti sogni...

mercoledì 12 agosto 2009

Craig Luebben

8 commenti
Craig ha perso la vita Sabato scorso in un incidente in montagna. Aveva 49 anni.
Lui, americano, aveva sposato una nostra cara amica, ligure, compagna di studi universitari. Da allora Craig era entrato anche nella ns. cerchia di amici. Una persona generosa e altruista, sempre attenta alle esigenze degli altri.
Craig era ingegnere, ma aveva seguito da subito la difficile strada di chi vuole vivere della sua passione: era diventato un professionista della montagna. Di lui arrampicatore, guida, fotografo, inventore, scrittore, istruttore, ecc. si può leggere sul web. Io lo voglio ricordare per come l’ho conosciuto, nei momenti trascorsi arrampicando assieme e uniti con le ns. rispettive famiglie.
Positivo, solare, estremamente modesto, sempre curioso per ogni nuovo incontro. Curava ed insegnava- quasi fosse una sua personale missione- le tecniche di sicurezza e la prudenza nell’arrampicata come mai ho visto fare. Tuttavia era consapevole dei rischi legati alla sua attività e in particolare all’alta montagna, come mi disse una volta: it’s statistic. Cioè, facendo tanta attività, diventi statisticamente più esposto ai pericoli oggettivi, a quei pericoli non connessi con la bravura e l’esperienza, ma legati solamente all’Ambiente. E così è stato.
A me lasci una traccia da seguire: il tuo impegno e la tua spontaneità.
Un abbraccio a Silvia e alla piccola Giulia.

sabato 8 agosto 2009

..ed è FERIE!

6 commenti
Incredibile ma vero!!!
quest'anno sembravano non dovessero più arrivare, e io ero sempre più stanco.
Chi lavora duro sa cosa voglio dire.
 
Adesso un po' di campagna e poi tutta la Corsica da esplorare
..Inshalla..
 

martedì 28 luglio 2009

Pattinaggio notturno in Torino

5 commenti
Ieri, partenza ore 21: con la bella Silvia, grande cavalcata notturna di un paio d'ore tra ciclabili, pedonali, lastrici, tombini, portici, ecc. automobili e pedoni . Lungo Dora (ciclabile appena asfaltata, yuk!), Giardini Reali, Piazza Castello (marmi spettacolari), Via Roma, Stazione PN, Valentino, Lungo Po, Sassi.
Tot. 17Km, compreso mega gelato pistacchio-stracciatella.
Bello!!!

Di seguito, video ispiratore-didattico del gran Sebastian.

lunedì 20 luglio 2009

Bivacco Spataro (2600 m.)

8 commenti
Questo post si sarebbe dovuto intitolare "Becca di Epicoune (3529m.), cresta Nord". Ma già si intuisce che qualcosa è andato storto...

Accompagnati da un freddo vento da Nord, ma confidenti nelle previsioni meteo, raggiungiamo nel pomeriggio di Sabato l'accogliente Rifugio Crete Seche (2410 m.) e, superatolo, il gelido Bivacco Spataro. Sono meno di 2h di comodo sentiero, con partenza da Dzovenno (Loc. Ru), nella bella Valpelline.

[Matteo ed Enrico nei pressi del bivacco, sabato sera]

Dopo una cena luculliana (per una incomprensione organizzativa, ogni componente del gruppo aveva portato cibo per se stesso e per tutti gli altri: essendo il gruppo di 5 persone, risultavano vettovaglie per 25!). Trascorriamo una notte "fresca", sperando di sentire attenuarsi il rumore del vento.

[da sinistra: Lorenzo, Enrico, Matteo e Silvia alla 3a portata]

Domenica mattina, invece il vento freddo persiste, ma con l'aggiunta di nevischio. La nostra becca rimane avvolta da imperscrutabili nuvole lattiginose. Ma quel che è peggio è che verso sud, il cielo si pulisce tutto..Fa brutto solo qui!!!

Rimaniamo in paziente attesa fino alle 9.30. Poi, scartata anche l'ipotesi di ripiegare sul più facile Mont Gelè, iniziamo la discesa verso valle.

[Il video]

[La cresta Nord della Becca di Epicoun, oggi inarrivabile]

venerdì 10 luglio 2009

Gran Paradiso (4062m.) - Parete Est

6 commenti
..un salto in Paradiso e ritorno!

Il versante Est del massiccio del GranParadiso è noto per la sua lontananza dai rifugi e la lunghezza dei sentieri d'accesso: di conseguenza è pochissimo frequentato e molto selvaggio.
La partete della montagna è caratterizzata da uno scivolo di neve e ghiaccio fino a 50° e lungo 400m. La neve, data l'esposizione al sole del mattino, diventa presto cedevole. La quota e l'aria dei 4000 m. contribuisce a rendere il tutto più magico oltre che ..più faticoso.
Insomma, un posto in cui prima o poi val la pena di cacciare il naso..


[Partenza da Valnontey: prima della cura!]

Sabato 4.

Con Silvia e Lorenzo, lasciata un'auto a Sarre (infatti prevediamo di scendere per la Valsavara) ci rechiamo a Cogne e, con l'intera giornata a disposizione, ci avviamo fiduciosi (nel meteo, che è previsto si guasti nel pomeriggio) verso la testata della Valnontey. Tutta la valle riporta chiari i segni del terribile inverno: ponti crollati per il peso della neve, boschi distrutti dalle slavine, ecc.



[il ponte dell'Eufralet è crollato, ma si passa comunque. La freccia rossa indica l'incredibile locazione dei due bivacchi]



[Lorenzo con i resti di un piccolo camoscio]

Obiettivo della giornata è arrivare ai bivacchi Pol e Grappein, che le carte danno 1500 m. più in alto e a circa 6 ore di distanza da noi.

[Silvia attraversa i nevai, nella parte alta del percorso]


Raggiunta la testata della valle le frecce gialle che segnano la traccia portano su una ripida morena e quindi sui primi passaggi attrezzati (catene).

Da qui in poi i segni diventano a male a pena visibili, così come il giusto percorso, e tra cenge, passaggi esposti, traversi, nevai e roccette guadagnamo finalmente il Pol (4 posti) e subito dopo il Grappein, leggermente più grande (9 posti) a quota 3200m, nel quale ci stabiliamo. 30 minuti più tardi inizia il previsto temporale. Appena in tempo!

[Biv. Grappein, ...temporale in arrivo!]


Il resto della giornata passa tra varie attività di cucina, paziente raccolta d'acqua di fusione, sonnecchiamenti e ..scongiuri sul meteo, che però si mantiene brutto fino a sera.

Domenica 5.

Consueta sveglia ore 2. ..stellato!!! Le previsioni dunque dicevano il vero. Buona colazione e via con le frontali, poichè la luna -pur quasi piena - in realtà ci rimane nascosta.

[sosta, prima di affrontare la terminale]


Attraversiamo la notte guidati da Lorenzo fino alla base della Torre di Ceresole. Qui pieghiamo a destra e puntiamo, con grande attenzione ai crepacci, alla base della nostra parete che ora diventa ben visibile. Qui passo avanti io e - superata in modo poco elegante ma efficace la crepaccia terminale - iniziamo la risalita della parete vera e propria. Questa si rivela molto faticosa a causa della poca consistenza della neve specialmente a partire dalla parte centrale in su. 4 ore per la parete, che normalmente ne richiede da 2 a 3.





[Nella parte centrale]

[Verso la fine della parete, quasi in cresta]




[Silvia ed io in vetta]

[Lorenzo e Silvia in vetta]


Raggiunta finalmente la cresta, preceduti da una cordata che è appena uscita dalla parete nord, la percorriamo fino alla piccola madonnina che ne segna la vetta.
La giornata è splendida. Sul versante opposto si accalcano decine di alpinisti che sono saliti dai rifugi Vittorio Emanuele e Chabod. Per noi sarà la via di discesa, veloce e sicura, anche se dovesse peggiorare il tempo, cosa prevista ma che non si verifica.

Scesi dunque a Pont in circa 4 ore, recuperiamo le auto con efficace combinazione di autostop (Silvia) e pullman (Lorenzo ed io).


[Dalla vetta, verso la via normale]

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