In memoria di Craig è' stato preparata una raccolata di fondi allo scopo di aiutare la sua famiglia, la moglie Silvia e la figlia Giulia. Craig non aveva una assicurazione sulla vita, e ciò rende ancora più importante questa iniziativa.
Per fare una donazione libera, clicca QUI, (poi cliccare sul pulsante GIALLO). L'iniziativa parte dalla Northern Colorado Climbing Coalition, attraverso l' American Alpine Club.
Qui a seguire alcuni link, in ricordo di Craig:
3 commenti:
mmmmh.... mi spiace tantissimo ripeto, ne voglio passare per perfettino o freddo, però purtroppo credo che craig abbia fatto un pò una cazzata, soprattutto se ha lasciato la famiglia con qualche problemino economico, pur consapevole della statistica...
questo mio messaggio non è per criticare lui che non c'è più, bensì per far riflettere chi c'è ancora; vale la pena sfidare continuamente qualcosa che ci fà rischiare spesso la vita ?
ciao Maurizio,
no no, fai bene a commentare, e ti ringrazio. Anche io -ovviamente- ci sto riflettendo su in questo giorni, ma l'argomento è molto più complesso di quello che sembra a prima vista. Bisognerebbe dedicarci un post, anzi, un blog!
Ne parlavo oggi con paola, dicevo che forse avrei potuto evitare, però è quello che penso e non voleva essere un'accusa diretta, bensì uno spunto di riflessione e senza pesunzione.
Forse la montagna e una droga più potente della corsa, lo pensavo oggi a 2200 mentre raccoglievo le mie 5 stelle alpine...
il punto è : " se sei consapevole, pur sentendoti un dio e che capita solo agli " altri " di poter cadere,è giusto avere una famiglia o meglio dei probabili piccoli orfani ? non basta un post, serve un libro sull'argomento...
ciau
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