martedì 12 agosto 2014

Prima corsa in famiglia

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- Vado a correre. Vieni? (Silvia)
- Ok. Un attimo e son pronto (Enrico)
- Vengo anch'io! (Carola)
- Allora vengo anch'io!! (Emanuele)

L'altra domenica, per la prima volta, siamo andati a correre tutti e quattro assieme. 7 Km su sterrato e tra grandi pozzanghere.
Emozionante.

domenica 10 agosto 2014

GIS parte 6: battaglia per lo stem

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[lavorazione del dritto di prua]
Nel pomeriggio inauguro la resina Trasparente di Epoxyshop, laminandone due mani sulle quattro paratie, sul sedile di prua e quello di poppa. Decido di fare per ora solo i lati che rimarranno non visibili, per valutare eventuali imprecisioni. Procedo mescolando piccoli quantitativi di resina (meno di 100 gr per volta) per evitare problemi col picco termico e conseguente difficoltà di utilizzo. Tutto comunque procede per il meglio e senza grosse difficoltà. L’effetto dell’Okumè resinato è fantastico.
La domenica è dedicata allo stem, ovvero al dritto di prua, che occorre praticamente "scolpire" partendo da un listello a sezione rettangolare e portandolo a una sezione triangolare, sezione che però varia lungo tutta l'altezza (circa 70 cm). Il progetto non indica alcuna tecnica da utilizzare. In rete ho trovato chi ha utilizzato un metodo misto di sega, scalpello e raspa, ma decido per una soluzione più conservativa, con sola raspa. In realtà troverò molto utile anche un attrezzo simil-pialla noto come Surform, della Stanley.
Uno dei problemi è dato dal fatto che dopo un po’, proprio a causa della forma triangolare, lo stem diventa intenibile con qualsiasi tipo di morsa, ma con un po’ di tentativi e l’aiuto di una lunga vite fissata in punta, il problema è risolvibile.
Qualche ora di lavoro, molti trucioli e una buona mascherina e il pezzo è fatto. Che battaglia però! 

Da sottollineare un importante acquisto presso Tuttolegno di Gugliasco: una massiccia tavola di Douglas, che faccio tagliare in vari pezzi ad opportune misure e alcuni listelli di Mogano. Il Douglas, è previsto per tutte la parti per cui sono richieste le più elevate caratteristiche meccaniche (es. falchette, specchio di poppa, timone). Il Mogano invece è scelto per la sua durezza (ingresso e uscita della deriva, del timone, skeg sotto allo scafo)-
Come indicano le foto, il lavori procedono anche su altri fronti. Nonostante tutto mi sembra di essere sempre lontanissimo dal fatidico momento in cui la barca, come per magia assumerà un aspetto tridimensionale e tutti i pezzi verranno assemblati in cortile, liberando la casa. La casa infatti in questo momento è abbastanza invivibile: pezzi di barca, legname e attrezzi dappertutto: impensabile affrontare il prossimo inverno in queste condizioni!
[i listelli di Cedro rosso e Mogano che formeranno la deriva]

[lavori notturni alla cassa di deriva]

[la cassa di deriva montata a secco]

[listelli di Douglas appena acquistati]

venerdì 8 agosto 2014

GIS parte 5: prima resina

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[primo incollaggio]
In queste ultime settimane, i lavori al GIS mi hanno preso tutto il tempo libero, al punto di non riuscire neppure ad aggiornare il blog. E' ora di recuperare!

Ho usato per la prima volta la resina epossidica fornita da Epoxyshop, incollando i telai in Cedro Rosso alle paratie n.1 e n.2. Grande cautela nel maneggiare per la prima volta la resina e l’indurente, da mescolare in precise quantità (uso di bilancia al grammo) e da miscelare con Silice per ottenere una sostanza della consistenza del miele. E' incredibile: tutta la barca sarà tenuta assieme da questa “cosa miracolosa".
Alla fine tutto fila liscio. Unica nota, questa sostanza si appiccica dappertutto (ai guanti, alle suole delle scarpe) e dovrò stare molto attento a non portarla inavvertitamente in casa dal cortile: una volta asciugata, diventerebbe parte integrante dell'arredamento.
Rientrando dal lavoro la sera dedico un paio d’ore quasi tutti i giorni. Sono questi momenti molto importanti e che mi permettono di progredire lentamente ma costantemente. Una sera, asciugata la colla, mi dedico al taglio del grande foro nella paratia n.2. Scartata l’idea del seghetto alternativo che avrebbe reso impossibile i tagli curvi, decido di adoperare il cutter. Riesco nell’intento, ma con uno sforzo (e qualche rischio fisico) ingiustificato nel cercare di tagliare il tenace compensato da 6 mm. Per i prossimi fori cambierò tattica (sega a tazza + alternativo Bosch)
Intanto ho montato in cortile un grande telo sotto cui poter lavorare protetto dalla pioggia, essendo che questa estate proprio non vuol arrivare..
Ho anche acquistato dalla Nautiplus tre botole d’ispezione che monterò sulle due casse stagne a prua e a poppa. Le ho ordinate di colore nero. Faranno un figurone. Il nero snellisce.

[piallare alle quote previste]

[Botole d'ispezione]

[i lavori proseguono sotto la pioggia]
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