martedì 15 febbraio 2011

Marciagranparadiso 2011

Domenica 13. Solita partenza da Torino in piena notte per arrivare in tempo alle porte del paradiso. Il paradiso è la piana di Cogne, ove oggi si corre la Marcia, 45 epici Km in passo alternato, con una compilation di dislivelli che solo chi li ha fatti una volta li sa. L'ho già fatta 13 volte ma è sempre come se fosse la prima: iscrizione, caffè, vestizione, prova sci, breve riscaldamento e finalmente sono nel cancello. Arrivano i primi raggi di sole che scacciano definitivamente le nuvole. La cornice è completa. Speriamo solo che il meccanismo (psicofisico) oggi non s'inceppi. In ogni caso mi sento ottimista.
Manca ormai poco allo sparo. Ci siamo tutti, quasi mille. Nel cancello scorgo Giorgio Di Centa che si prepara. Oggi non lo mollo. Mi pare una buona strategia. (mi darà solo 54 minuti!!). Poi c'è Marco Albarello che accompagna Claudio Chiappucci (con gli sci, senza bici), i 'soliti' giapponesi, gli amici genovesi e piemontesi..
Signori si parte!!!
Lancio nella piana lungo la pista olimpica con alcuni rigiri, tratto al solito difficoltoso per via dell'affollamento, poi il tracciato imbocca subito -novità di quest'anno- le lunghe discese verso Epinel: mamma mia, gli ultimi anni di neve fresca e lenta mi avevano fatto dimenticare come possono essere rischiose queste discese con neve trasformata.. In una ennesima picchiata mi ritrovo difronte ad una curva a S, che non ricordavo. Sorpreso, vi entro mio malgrado con pessima traiettoria. Baricentro basso, curvo a destra derapando e cercando di stringere la traiettoria per non uscire all'esterno. Testè, sento lo sci sinistro che si apre e tutta la gamba lo segue..un tuffo ..sto volando, .. sento un click di un fotografo malvagio che non aspettava altro e mi schianto fuori pista.. Fossi stato una macchina da rally avrei fatto una strage di pubblico..fa niente..i bastoncini sono interi, le discese continuano, ce n'è per tutti, avanti un'altro..
A Epinel parte una salita atomica (saranno almeno 15Km) che terminerà in cima alla Valnontey. Inizialmente la gestisco male, senza ritmo, ma soprattutto avvertendo una inspiegabile fiacchezza alle braccia, assurda poichè in discesa si sono riposate. La realtà è che ho problemi di sciolina. Mi riprendo quando mi faccio aggiungere al volo un po' di stick. Le cose ora vanno meglio, anche se nelle intense rampe vorrei essere più dinamico, ma l'impianto cardiaco è quello che è..
AValnontey si passa il ponte e parte una gran bella discesa, finalmente riposante. Recupero qualche posizione affiancando qui una tale Mara, acclamatissima dal pubblico, con la quale ingaggio una serie infinita di sorpassi, che dureranno fino sotto al traguardo.
E di nuovo son dolori: per raggiungere Lillaz si passa per una serie di amabili rampe (temo si ripresenteranno nelle prossime notti sotto forma di incubo). E' chiaro comunque che non siam qui per divertirci...Passata Lillaz e la sua inebriante discesa (in cui è decollato il francese Gaillard, secondo classificato) si prospetta la parte più bella, e cioè l'arrivo praticamente in discesa, altra novità di quest'anno. E vuelà. 2h41'. 188° meglio dell'anno scorso! Cosa desiderare di più? .(.Lo so Gigi, che mi hai di nuovo battuto, però la prossima...)

15 commenti:

zucchero d'uva ha detto...

Bravo!

Ciccò ha detto...

l'importante è esser riuscito a tenere la scia di giorgio di centa...una scia luuuuungaaa

Unknown ha detto...

Alzarsi di notte per poi guidare fino a Cogne? Io sarei arrivato già sfinito, altro che affrontare quasi tre ore successive sugli sci!!

Hal78 ha detto...

Che invidia!!
Bravo, bella gara. In che gruppo partivi?
Per curiosità: che T c'erano e come hai sciolinato?

... E io corro! ha detto...

Io aVVoi polisportivi vi ammiro proprio tanto!

Enrico ha detto...

@Zuccherod'uva, ma grazie!

@Ciccò, ma si dai era lì d'avanti, poi l'ho lasciato andare, sai a quei livelli è capace che poi se la prendono..

@Father, e sì, come al solito la mia gara parte da casa e finisce a casa..

Enrico ha detto...

@Hal, partivo in linea nel primo gruppo, onore concesso ai primi 200 classificati dell'anno prima. Io in realtà l'anno scorso ero arrivato un po' sopra ai 200, ma alla ragazza che iscriveva ho fatto la mossa del sopracciglio..
C'era neve ben trasformata, comunque sottozero (non so esattamente). L'aria invece era -5°alla partenza. Il problema era che la neve era molto abrasiva.
Io ho sciolinato a Torino chiedendo consigli telefonici a EzioSport (negozio specializzato di Cogne): davano base Klister + Stick.
Ho preparato a casa una base di Klister Swix KR20 a caldo e poi la mattina l'ho coperta con 3 mani di stick VR40. Ero velocissimo ma in salita tenevano poco.
Ho fatto l'errore di non dare anche una Klister più molla, e probabilmente la VR45 sarebbe stata meglio..

Enrico ha detto...

@eiocorro, è l'erba del vicino che è sempre più verde..o la neve più bianca...o l'asfalto più nero, o lo sterrato più marrone,...

Ciro ha detto...

mi sarebbe piaciuta farla ma solo con una piccola differenza. Con lo "schioppo" sulle spalle e dopo un bell'avvicinamento al passo del giaguaro delle nevi portarmi a casa un camoscio sullo zaino...forse il biathlon è nato così.
;)

Hal78 ha detto...

Quindi neve bella veloce immagino. Quanto ci avevi impiegato lo scorso anno?
Bene ho visto che abbiamo entrambi in programma la ESM e la tuttadritta, magari ci si potrà incontrare!
Cavolo, ho visto che nel 2001 sei arrivato nel 7%. Che intenzioni hai quest'anno?

Enrico ha detto...

@Hal, Anno scorso 2h51' (234°), ma con neve molto più lenta. Per la ESM: il 7% fu una cosa eccezionale. Ricordo che tagliato il traguardo, i ristori nella d'arrivo erano quasi deserti e tutto era in ordine.. Invece ora se arrivo nel 15% va già di lusso..però ti giuro che mi piacerebbe che risuccedesse! Poi..ti aspetto a Torino alla tuttadritta!!!

Enrico ha detto...

@Ciro, ma se spari coll'archibugio agi stambecchi del parco nazionale, non hai poi paura di ricevere la maledizione del MI cantino sempre scordato??? ;-)

costanza ha detto...

wow che bel racconto! non se sarei capace di faticare sulla neve...mi infonde troppa tranquillità, per questo lo sci di fondo rientra tra gli sport che non mi "ispirano". però mi piace vederlo da morire!

Enrico ha detto...

@costanza, è vero anche per me è tranquillità. Invece il fondo è soprattutto ritmo. Tranquillità e ritmo. Se ti capita, provalo.. magari ti ricredi. Ciau!

Mr. Tambourine ha detto...

Congrats!

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