Sabato 22. Suona la sveglia. Fuori già un po’ di luce si mescola al buio. Bello, a febbraio il sole ti regala ogni mattina qualcosina di più.. Tutti e quattro in piedi, anzi seduti in macchina su per la Val di Susa: dal finestrino, cielo turchino e banderuole che iniziano a svolazzare impazzite… tre, due , uno.. ecco arrivato il Fohen. In alto le creste sbuffano con scie bianche. A pensarci, è un po' come essere dentro ad un esperimento di termodinamica... Dalle 10 alle 16,30 su e giù per il Frais, con la neve trasformata, per la prima volta quest’anno. E se la pista è dura e veloce, sciare nel bosco non è per nulla facile: sottile crosta non troppo portante al mattino e neve pesante cotta dal sole nel pomeriggio. Significa tanta fatica e cadute garantite. Ma si sa, la strada più facile non è sempre la migliore.
Temperatura mite, abbondantemente sopra lo zero e bisogno di acqua e crema. Giù nella vallata va sicuramente sopra i +15°C.
Temperatura mite, abbondantemente sopra lo zero e bisogno di acqua e crema. Giù nella vallata va sicuramente sopra i +15°C.
4 commenti:
E noi sportivi non scegliamo mai la strada più facile!!
@fausto, già.. direi che alla fine scegliamo sempre quella che ci dà più soddisfazione!
Il tuo feeling con la montagna invernale è sicuramente invidiabile. E questa ti restituisce (con gli interessi) tutta la pazienza, la dedizione e la fatica impiegate nel conoscerla. Per apprezzarla fino all'ultimo giorno, all'ultimo sguardo d'animo Alpino...
@mariano, mah, dedizione e fatica si, ma alla fine il movente è solo ludico. Però nutro massimo rispetto. La temo.
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