L'invasione è iniziata. Tutti sono in strada verso Sud e convergono verso la Caletta di Siniscola come da programma.
Un caffè-relax al bar del porto, poi amici che si ritrovano, sorrisi, abbracci come prima del Covid.
Tra una barca da armare, una da varare, un bagno nell'acqua azzurra nella spiaggia a fianco (Silvia), ci
esce un pranzo tutti assieme alla simpatica pizzeria La Torre, accanto al marina.Il pomeriggio vede completare i vari delle ultime imbarcazioni, tra cui ricordo volentieri quello del micro 5.50 Forever Young: dopo vari andirivieni rampa/gru/rampa e albera/disalbera/albera, è finalmente in acqua. Un solo strattone alla maniglia di accensione e il fuoribordo parte al primo colpo, fatto poi sapientemente scaldare: com'è rassicurante il suono del 4 tempi marino! Ma, esattamenete appena mollate le 2 cime di ormeggio, un colpo di tosse e si spegne per non riaccendersi più. Scena 2: raffiche di scirocco, slalom tra i moli di cemento e grande uso di parabordi. Alla fine tutto si risolve senza inconvenienti grazie alle indiscusse abilità dell'equipaggio e del supporto dei Miravariennes presenti che qui confermano ancora una volta la vocazione per il lavoro di squadra.
Per quanto riguarda Isfuglen, la quantità di bagagli a bordo si rivela essere a dir poco esorbitante (includendo tra l'altro una chitarra, un mandolino e attrezzatura da apnea). Come faremo a starci tutti e tre?
[dinghies verso sud] |
[pranzo presso La Torre] |
[Pathfinders: Europe e Astrid] |
[lo splendido micro 5.50 Forever Young] |
[tentativi di stivaggio bagagli su Isfuglen] |
Nessun commento:
Posta un commento