Con Silvia, Carlo&Elena con Gabriele, Serena, Matteo&Sandra con Rio
Giornatona con meteo galattico e un percorso circolare che si preannuncia di soddisfazione ma anche non troppo impegantivo dato il modesto dislivello dichiarato (770 m).
Raggiungere Seleiraut è una scalata di tornanti incredibile, ma la frazione è incantevole. Da qui, tutti in cammino dunque verso il Truc del Cuculo, tra prati con erba altissima che pare un mare. Dal Truc raggiungiamo il Colle del Cuculo e da qui avanti con sentiero sempre meglio segnato e meno pendente. Attraversando una bucolica ansa di un torrente -qui metà della truppa si dedica ad un pediluvio- Silvia decide di mettere alla prova le capacità apneistiche del
suo telefono tuffandolo sul fondo del medesimo per diversi lunghi secondi.. Non ostante dopo il recupero il telefono non dia più segni di vita, nessuno perde la calma (anche se nessuno nota l'impercettibile tremore del mio sopracciglio e una lieve schiumatura dalla bocca che però passa subito). Scendendo leggermente in costa arriviamo finalmente al Lago del Laus, in verità dall'aspetto un po' dimesso. Un interessante isolotto fa capolino proprio in mezzo al lago: i migliori lagunari del gruppo, Carlo e Gabriele si prodigano in un tentativo di conquista ma l'isolotto è ben difeso dalle sabbie mobili e devono desistere.Dopo lunga e piacevole sosta si riprende la marcia, resa allegra dalla prospettiva di raggiungere il Rif. Sellerie e le sue agiatezze. Di fatti il Sellerie non delude, grazie anche all'ampia scelta di ottime birre alla spina di produzione locale.
La discesa verso il Seleiraut -per chiudere l'ampio cerchio della gita- avviene per prati prima e per una comoda mulattiera che che scende a mezzacosta in un bosco di larici. Qui il cane Rio stupisce tutti eseguendo alla perfezione e in brevissimo tempo una tecnica di mimetismo olfattivo utilizzando alcune cacche di mucca freschissime: mentre tutti appaiono disorientati dal gesto così insolito, Matteo e Sandra (proprietari del cane) ne sono orgogliosi ed entusiasti. Va comunque detto che il cane Rio è stato poi convinto a fare un lungo bagno/doccia nel torrente, prima di terminare la gita.
L'epilogo è da film: è già tarda sera quando il telefono di Silvia -completamente senza vita- e già nella bara, apre gli occhi e fa suonare una sveglia stonata tra l'incredulità di tutti. E' vivo, è vivo.. la voce corre. Ci vorrà un po' tra strani colori dello schermo e altre anomalie minori, ma alla fine ce l'ha fatta!
[Un attimo prima dell'incidente telefonico] |
[Orchidea selvaggia] |
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[Il Lago del Laus e l'isolotto] |
[con la Cristalliera] |
[Lavaggio finale di Rio] |
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