sabato 21 marzo 2009

Quasi senza parole

Oggi, primo giorno di primavera, tempo sereno e fresco. Per le strade di Torino già le prime coloratissime fioriture.

Carola (6 anni) aveva in programma una gara di atletica, organizzata dalla società Atletica SAFA, che gestisce anche le ore complementari di ginnastica della sua scuola elementare. La cosa simpatica era che sarebbero stati presenti bambini da molte scuole torinesi.

Premetto che Carola adora l'ora di atletica a scuola.

Ci rechiamo così nel primo pomeriggio al campo sportivo di Borgaretto (bel posto) io, Carola e il fratello Emanuele: 40 minuti d'auto.
L'atmosfera è festosa, l'aria si è scaldata (sono le 14), è pieno di bambini festosi e chiassosi. La pista è molto bella...

A questo punto, di fronte alla pista di tartan, Carola si ferma e dice con aria schifata: "no". Non ostante il suo insegnante la sproni, non ostante il fratello (4 anni) voglia correre al suo posto, non ostante tutto....è semplicemente: "no".
Sento montare in me un certo nervosismo, riesco a mantenere la calma...
Con altri 40 minuti di macchina rientriamo a casa.

Ora io chiedo a voi: cosa avreste fatto al posto mio?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

vendicati: ti chiede qualcosa, dille "no". per me i bambini vanno trattati come gli adulti. lo fanno apposta a sperimentare dove può arrivare il raggio d'azione del loro potere. ha voluto rovinarti la giornata con un atto di arroganza, non è un capriccio (non esistono i capricci) ed è giusto che ti sei incazzato. luciano er califfo.

luca54 ha detto...

puo' succedere, anche mio figlio domenica a sciare mi ha fatto perdere le staffe, secondo me sono giuste punizioni severe

Furio ha detto...

Beh se era lei che voleva andare a correre e poi ha cambiato idea..
Ti ha spiegato il motivo?
Io tendo ad essere severo, per cui è una cosa che un seguito lo lascerebbe.
Un no non mi sarebbe bastato, ovviamente non avrebbe corso contro la sua volontà, deve farlo per divertirsi, ma una motivazione al no è d'"obbligo"

Anonimo ha detto...

Non so come fossero organizzate le gare.Se possibile avrei detto a Carola:" VA bhe,se non te la senti stiamo a guardare gli altri" e avrei provato a chiedere all'insegnante se fosse possibile farla correre dopo,in caso avesse cambiato idea...
Ma bisognerebbe capire il perchè del rifiuto, magari senza accorgertene dai troppa importanza al risultato e senza volerlo la hai messo un po' di paura di non essere all'altezza;però sono solo mie supposizioni.Emanuele invece avrebbe corso volentieri.
La psicologia,specie infantile,è complessa.Quando eravamo bambini io e Carlo giocavamo e facevamo gare fra noi e i bambini dei dintorni-a Saronno-Se qualche adulto ci guardava Carlo si bloccava,per timore di sbagliare,io invece mi esaltavo e rendevo di più.E così,sfrontataccia impudente,sono rimasta,assolutamente incapace di rendermi conto se sto facendo una figuraccia !!
Secondo me è MOLTO importante che non facciate pesare a Carola il suo rifiuto,anzi fatele capire che la vostra stima per lei è rimasta inalterata,che non vi aspetteraete mai che lei faccia qualcosa contro voglia.Lo sport dev'essere divertimento,se gareggiare le pesa,non gareggi. Ciao

Anonimo ha detto...

sono assolutamente in disaccordo con "anonima". primo, perchè un genitore deve curare anche i propri interessi, non deve annullarsi neanche di fronte a un figlio, il che tra l'altro non fa che aumentare la sfiducia che il figlio ha di lui (inconsciamente potrebbe pensare: se è moscio con me figurati con gli altri, e allora come fa a proteggermi?). secondo, perchè carola può anche rifiutare, ma almeno lo faccia prima di partire da casa! terzo perchè se i bambini dovessero fare sempre i comodi loro nessuno andrebbe a scuola e diventerebbero tutti criminali. non credo che trattare il bambino come un principino intoccabile possa fargli bene, ne verrà fuori un viziato che quando crescerà ti prendera a calci nel sedere, e a ragione. er califfo.

GIAN CARLO ha detto...

Rispetta la sua decisione, a patto pero' che non siano decisioni a giorni alterni...della serie oggi si oggi no.
Mia figlia era bravissima in ginnastica artistica la mettevano sempre in prima fila e volevano si allenasse tutti i giorni...un bel giorno mi ha detto: io non voglio farla + !
Io l'ho rispettata, ha cambiato sport, ha fatto pattinaggio e ora gioca a pallavolo, dove è assolutamente mediocre, ma si diverte di + per me va benissimo.
Certo se mi avesse detto(a mo di capriccio) questo oggi si, domani no, dopodomani forse... allora trovavo il modo di punirla.

Anonimo ha detto...

I nonni dicono:
ai bambini è necessario far capire l'importanza dell'impegno(se è stato)preso,ma..
-gli impegni non devono essere troppi (pochi ma buoni)
-non rimarcare eccessivamente il risultato da raggiungere, ma la volontà e serietà da mettere nell'impegno.
-non si può escludere l'incidente, nel qual caso, senza farsi prendere da malumori, cogliere l'occasione per rimarcare il proposito di partenza.
-con dolcezza, far parlare per capire meglio le motivazioni all'origine del comportamento (con molta probabilità dovuto a timidezza)

stoppre ha detto...

calcinculo(in senso figurato),mia figlia che ha 7 anni, spesso domina sua madre e a me basta uno sguardo per farle capire..
non voglio sembrare presuntuoso, però i bambini devono essere assolutamente dominati ,ovviamenti con le dovute manirere e strategie personali, di certo non con le botte, con i tempi che corrono e i falsi miti che si sentono in tv, rischiano di perdere la guida.

Enrico ha detto...

bene. grazie a tutti per il supporto. La divergenza di opinioni sottolinea quanto non sia facile prendere al volo la decisione migliore tra le possibili.
Riassumendo al massimo direi: "fermezza, razionalizzazione e comprensione" con lo scopo di superare l'ostacolo. Vi terrò informati degli sviluppi..

Anonimo ha detto...

I bambini e l'atletica.. non è un rapporto facile.. purtroppo il nostro sport difetta della componente ludica ed esaspera quella competitiva.
Anche fra bambini la rivalità è accesa e si ha paura di fare figuracce.
Io negli anni del settore giovanile ero terrorizzato dal confronto perchè venivo regolarmente massacrato da bambini molto più dotati di me.
Secondo me il blocco ci può stare e può non essere solo un capriccio..

Enrico ha detto...

Grazie Kid, la tuo commento è graditissimo. Mi fa piacere sapere che non ostante lo "stress" giovanile tu abbia proseguito e mi sembra con ottimi risultati. Spero altrettanto x Carola.

Anonimo ha detto...

mi chiedo….ma lei aveva premuto per andare in quel posto o ci siete andati semplicemente cosi come proposta del suo gruppo…?
Comunque….non mi sembra grave….non necessario avere quell`…..espressione Simson; …evidentemente Carola non aveva voglia di essere competitiva…o le è venuta paura….ha solo 6 anni !!!! Io a quel punto avrei deviato a un parco giochi in zona….cercando di non drammatizzare sulla scelta di Carola. Dai non te la prendere !
Ciao,
Giulia

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