Seconda esperienza di vela con la famiglia a bordo del First 21.7 "Cric" di Velamedicea. Venerdì sera siamo di nuovo al molo di Livorno per un weekend tutto da gustare. Stivaggio bagagli, cena a bordo e notte tranquilla. Il sabato mattina la giornata si annuncia bellissima, con tanta luce, cielo azzurro e soprattutto temperature miti. Quasi non c'è paragone con l'uscita di Marzo.
[prodieri in azione] |
Sabato 12. Tra gli ultimi preparativi e i compiti dei ragazzi da finire molliamo gli ormeggi alle 10.45. Il 5 cavalli ci spinge assieme alle nostre speranze fuori dal porto. Poi il silenzio e solo il rumore del mare: randa e genoa spiegati e prua verso sud, direzione Rosignano. Soffia una leggerissima brezza da Nord-Ovest che ci fa avanzare impercettibilmente. Il mare è un olio, le vele sbattono flosce.. si preannuncia una lunga navigazione. Morale dell'equipaggio comunque alto. Grosse meduse nuotano a pelo d'acqua.
Nel giro di un'ora il vento rinforza leggermente e la nostra velocità passa da 1 nodo a 2,5 nodi. Si ragiona. Le ore passano, la costa scorre lenta sottovento.. la scogliera di Calafuria con le sue torri, Quercianella, ci improvvisiamo pescatori alla traina col pesciolino rosso Decathlon. Collaudiamo il Jolly Roger, nuova bandiera Polisportiva. Poi doppiamo Punta Righini che il vento ormai è rinforzato tanto da farci filare a 3,5 nodi al lasco. Entriamo così alle 16 nel porticciolo di Cala de'Medici e con un po' di manovre ci ormeggiamo al molo G, riservato al transito. Serata tranquilla tra compiti e preparativi per la cena, rigorosamente sul molo.
[Silvia al timone] |
Domenica 13. La preannunciata e temuta depressione con conseguente colpo di vento violento sembra non verificarsi: il sorge il sole in un cielo limpido, e soprattutto c'è calma. Ma in alto alto, qualche nuvoletta è già sfilacciata, segno che in quota soffia forte. E così alle 8.30 entra la sventolata da Est pieno. Decido di uscire e tentare il rientro a Livorno navigando molto sotto costa per trarre vantaggio dall'assenza di onda (il vento spira da terra). Drizziamo la randa con 2 mani di terzaroli e apriamo circa metà della superficie del fiocco. La navigazione, non ostante le raffiche molto forti, è piacevole (bolina larga e traverso). Cric è bene equilibrato e si governa facilmente. I ragazzi -tranquilli- passano gran parte del tempo sottocoperta, all'asciutto. Un delfino ci salta a una ventina di metri dalla prua, per poi scomparire. In poco più di due ore siamo davanti a Livorno: il tempo è nettamente peggiorato: ci mettiamo alla cappa per approntare il fuoribordo e ammainare le vele. Poi via, col piccolo motore a tutta contro fortissime raffiche per guadagnare l'ormeggio. La manovra di attracco si rivela molto complessa e faticosa a causa di qualcosa che si impiglia nella deriva, bloccando il Cric a circa 5m dal molo. Grazie all'aiuto del sorvegliante del marina risolviamo l'inconveniente con complicate manovre... E' inutile, c'è sempre qualcosa da imparare...
[Ormeggiati a Cala de'Medici] |
[La rotta] |
5 commenti:
Ohi, ohi, ohiiiii, che invidia. Posti frequentati nel 2005 e 2006 con il First24 e le meduse compagne immancabili in ogni uscita.
Bello, complimenti!
affascinante........un pò di invidia ce l'ho pure io :-D
Complimenti per la navigazione. non ti preoccupare, le barche e le navigazioni sono una materializzazione della legge di Murphy!Guido
il cappellino della maglia pois del Tour (preso a sestriere?) è la cosa più bella. Una chicca.
Che bello.
@Hal, eh si, cappellini del tour de france presi sul piccolo San Bernardo qualche anno fa... ottimi anche per la barca!
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