Con la recente gara di Vialfrè si è concluso il combattutissimo Campionato Canavesano UISP di Corsa su Strada, campionato che si disputa ogni anno tra l'inizio della primavera e la fine dell'autunno e ben organizzato dalla Lega Atletica Leggera Ivrea e Canavese. Una quarantina sono le gare in calendario suddivise tra le varie specialità: pianura, misto, collinare e granfondo. Da regolamento la classifica tiene conto dei punteggi delle 14 migliori gare di ciascun atleta, suddivise tra le quattro specialità. Ne consegue che per avere una chance di classifica bisogna partecipare almeno a 14 gare, tra quelle previste.
L'ambiente umano e sportivo è molto stimolante, con un livello medio sempre alto in ogni categoria e di fatto
è un gran bel modo di vivere e condividere la propria passione: percorsi di gara molto belli ed allenanti, sana apertura al confronto diretto, scambio di consigli tecnici e non , ecc.
Qualche giorno fa è uscita la classifica finale che -come da regolamento- viene stilata per categorie di età. Per la primo anno, ho partecipato come MM45, terminando al 17° posto. Il risultato è stato inferiore alle aspettative iniziali: provenendo dagli MM40 sono di fatto peggiorato. Tuttavia mi ritengo pienamente soddisfatto per i seguenti motivi:
- Ho completato ben 14 gare. La cosa non è per nulla scontata tra imprevedibili impegni di lavoro, di famiglia, di salute, la casa, etc..
- Ho corso sempre per il puro piacere di farlo e al massimo delle mie possibilità in quel momento.
- Ho mantenuto sempre lo stimolo per allenarmi e più in generale per vivere al meglio.
Certo che quei 16 che mi sono arrivati davanti mi rodono il fegato! Si direbbe che quelli che non si stufano di correre a 40 anni arrivano a 45 più determinati che mai. Della serie "sopravvivono i migliori"? O forse è che da sempre hanno praticato l'atletica ad alti livelli e adesso mettono a frutto l'esperienza maturata. Probabilmente entrambe le cose. Probabilmente il prossimo anno miglioro ;-)
6 commenti:
e non pensi al 18° che gli rode pure peggio...? ;)
La cosa più pratica sarebbe vedere quanti di quei 16 stanno per passare di categoria :-))
L'anno scorso in quella stessa categoria sono arrivato 15%, pur correndo più piano di quest'anno, in cui sono arrivato dopo i 30. Questo sistema privilegia la quantità alla qualità.
Sicuramente quelli che non si stufano di correre a 40 anni arrivano a 45 più determinati, ma poi ci sono anche quelli che iniziano a 40 anni! Sono pochi, ma qualcuno ha fretta di recuperare il tempo perso... eheh
Ciao!
sta di fatto che la costanza e l'impegno premia e io e te non siamo stati così... STOP
Però anche se in poche occasioni, bello vedersi!
Innanzi tutto bravo per il risultato!
Solo il fatto di accettare di correre, anche sapendo che non si può essere al meglio per i mille impegni della vita 'normale', é già una cosa positiva.
Altro punto importante: la piccola 'insoddisfazione' che ti spingerà a correre e a cercare di capire come fare meglio anche l'anno prossimo. E, globalmente, il piacere di mettersi alla prova e tentare di migliorarsi relativamente alla situazione attuale. Guido
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