Nove anni sono abbastanza? La domanda si pone, mentre preparo l’attrezzatura alla sera della vigilia. Ma la domanda è mal posta. Non dipende dall’età, ma dalla motivazione. Ed Emanuele mi chiede da qualche tempo ormai di andare in montagna “senza sci”, riferendosi allo sci in pista e pensando alle amate gite escursionismo che è solito fare d’estate.
Dunque, essendo Marzo, sarà una via di mezzo. Sarà la sua prima gita di scialpinismo!
Attrezzatura. Ovviamente non abbiamo nè sci, nè attacchi, nè scarponi da sciaplinismo per lui. Opto per le vecchie ciaspole con attacco rapido di Silvia montate sullo scarpone da sci da pista di Emanuele. Ce la farà a fare 800m di dislivello con quegli scarponi così rigidi e inadatti a camminare? In alternativa metto nel mio zaino anche le sue scarpe da trekking che nel caso fisserò con una lunga fettuccia alle ciaspole. Ma non serviranno.
Porto poi i suoi sci da pista nello zaino per la discesa.
La classica Cialma (2196 m) è la meta, e la giornata, è di quelle con aria fresca e sole sempre più caldo. Saliamo lungo la dorsale fino in cima impiegando 2h30’. Poca gente in giro. A causa degli scarponi troppo rigidi, l’andatura è un po’ goffa e alla fine una caviglia fa pure un po’ male. Vetta senza vento, con panorama sulla Tresenta, e discesa inebriante finalmente con gli sci su neve un po' pesante ma ben sciabile.
[..e mentre noi siamo in gita, Carola è in gara con la ginnastica e Silvia in piscina a nuotare!]
2 commenti:
in prima battuta avevo capito che le ciaspole erano a mo di attacchino sugli sci da discesa ma non capivo come potevi aver fatto per farci stare le pelli.
Sei un grande! e anche il piccolo non scherza; con tanto di artva che sembra una cintura bomba degna di un film di 007.
@ciccò, ah ah! cintura artva-bomba!! E' stato un esperimento, comunque ha funzionato!
Dai, fatti leggere sul tuo blog, eh?!
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