lunedì 21 luglio 2014

GIS parte 4: paratie, dritto di prua, e lavoretti vari

[alla zona di taglio]
 Un viaggio di lavoro e impegni familiari mi hanno tenuto lontano dai lavori per la maggior parte del tempo. In pratica ho potuto dedicare al progetto barca solo la giornata di Domenica scorsa, il 13 e ieri, Sabato 19.

Domenica 13 ho tagliato a misura i listelli di Cedro Rosso a formare i frame previsti attorno alle quattro paratie. Ho fatto tutto con squadra, righello, matita e un seghetto da cornici, angoli molto a occhio, ma alla fine sono stato molto soddisfatto del risultato. I frame hanno lo scopo di irrigidire le paratie, che sono fatte in sottile compensato da 6 mm, e costituiscono il punto di contatto tra paratie e scafo.

Nel frattempo, dopo mille dubbi e ripensamenti, definisco e mando avanti l’ordine per la resina epossidica al fornitore che ho individuato in rete. Infatti non è facile per me capire la resina più opportuna tra le varie disponibili. Non ce ne è una giusta e una sbagliata, ma dipende da cosa si vuole ottenere. Il mio problema è che non ho alcuna esperienza in merito.

Durante la settimana scorsa, 11 ore di aereo (trasferta di lavoro) mi hanno dato il tempo di analizzare in dettaglio il progetto della barca che essendo scritto da un australiano, tra termini nautici, termini specifici di falegnameria, espressioni in slang australiano, risultava in molti punti ancora poco chiaro.
Decido quindi di mutare la strategia di costruzione, portando il lavoro su più piani: a fianco alla costruzione dello scafo, inizierò in parallelo quella della deriva, del timone, dell'albero. Questo mi consentirà di sfruttare meglio i ritagli di tempo alla sera, dopo il lavoro e il tempo che potrò dedicare durante le ferie.

Sabato 19 scorso invece ho iniziato la costruzione dello Stem, il dritto di prua, ovvero il listello strutturale a sezione triangolare che, posto lungo al filo della prua della barca, connette assieme le due fiancate. Il progetto, di solito molto dettagliato e spesso ricco di consigli in questo caso fornisce solo un disegno quotato denominato “Stem” e la frase “Fai lo stem”. Il problema si pone per il fatto che la sezione triangolare varia in tutta l’altezza del pezzo risultando più stretta alla base e allargandosi vero l’alto (di fatto darà allo scafo la sua la forma). Taglio quindi un listello adatto in Red Cedar e traccio accuratamente il profilo previsto. Come ottenere la forma e la qualità del risultato finale sarà tutte da vedere nelle prossime puntate.

Taglio inoltre in lunghezza tutti i pezzi in Cedro Rosso che serviranno per la costruzione della deriva e del timone. Il mio seghetto alternativo Bosch PST650 non è in grado di tagliare i 90 mm di spessore e sarò costretto a fare un salto dal falegname in settimana.

A sera, inizio ad assemblare a secco la paratia n.1 (che sarà a prua dell’albero) e i frame. Utilizzo un punteruolo, cacciavite e dei pad di compensato per evitare di lasciare il segno della testa nella vite nella paratia a lavoro completato (come suggerito da Michael nel suo progetto). L’assemblaggio con le viti servirà solo per tenere i pezzi in posizione durante l’incollaggio. Tutte le viti saranno quindi eliminate a incollaggio avvenuto (sperando non si incollino pure loro...)

Per ora è tutto. Il morale è alto, anche se la fine dei lavori è talmente lontana da non poter essere ragionevolmente prevedibile. Mi concentro dunque sul completamento delle piccole operazioni intermedie che peraltro mi danno molta soddisfazione.

[La sezione triangolare tracciata dello Stem]

[Il lato opposto dello stem, a sezione stretta]

[Lo stem, nella sua lunghezza]

[Le quattro paratie e i frame tagliati a misura]

[I listelli in Cedro Rosso per la deriva e il timone]

[Paratia n.1 con i frame montati a secco]

[Paratia n.1, retro, con i pad e le viti di assemblaggio]

2 commenti:

nino ha detto...

mi sa che sia un po' più complicato della costruzione di un modellino.
tantaroba

Enrico ha detto...

@Nino, la battaglia è appena iniziata!!!

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