domenica 17 febbraio 2019

Testa di Cervetto (2347m), con i colleghi

Mercoledì 13 Febbraio. La gita ha un sapore diverso se fatta a metà settimana. Con Johannes e Fulvio, motivati anche dal meteo favorevole,  marchiamo un giorno di ferie. La valle che scegliamo è la Val Po, la cima una classica godibile, con pendii costanti e morbidi: la Testa di Cervetto da Oncino, località Meire Bigoire (1498m). Peccato che la neve non sia il massimo ma dal mio punto di vista non è un gran problema.
Traversato il torrente saliamo per pendii scarsamente innevati per uscire dalla zone di boschina. Poi  850m di comodo e costante pendio fino in vetta. La vista da qui è notevole: nella pianura sottostante verso Est emerge la collina di Cavour, mentre a Nord Ovest il Monviso sembra vicinissimo. Più lontano si distinguono tutte le vette più alte: il gruppo del Monte Rosa e il Monte Bianco tra tutti. La totale assenza di vento e la temperatura mite rendono quasi surreale la situazione. Rimaniamo lì per ben 45' prima di intraprendere la discesa. 




[Risalendo il primo pendio con scarso innevamento]


[Fulvio nella parte iniziale]
[Sui pendii intermedi]



[il Re di Pietra e la sua Cresta Est]

[autoscatto con tutto il gruppo]

[La neve lavorata dal vento]


[Autoscatto]

[di fronte c'è Riba del Gias. Per la nostra vetta gireremo a sinistra]


[Vecchie tracce di discesa, in altorilievo]

[Johannes in vetta]

[Fulvio arriva in vetta]

[Panorama dalla vetta]



[neve dura in alto. Johannes in azione] 


[nella piola di Meire Bigoire, il giusto compenso]

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