A due anni di distanza è ripartita la Minitransat (20 edizione), la più impegnativa delle regate del circuito Mini 6.50, così popolari in Francia, così sconosciute a noi Italiani...
Trattasi di attraversare l'Atlantico in solitario su barche lunghe appunto 6,50 m e poche altre restrizioni. Tempo previsto: un paio di mesi per i più veloci. Se si considera che bisogna andare al massimo (ma "spaccando" il meno possibile), che la strumentazione elettronica è limitatissima, che è necessario amministrare al meglio i ritmi di sonno-veglia, che le condizioni meteo sono mediamente molto impegnative.. beh, si può forse immaginare il livello d'impegno fisico e mentale di questi ragazzi che a breve saranno soli a fare i conti con l'oceano.
Ma non è tutto. La Minitransat è anche un banco di prova per nuove soluzioni costruttive e progettuali. Così, a fianco delle barche di serie, gareggiano (con classifica separata) i prototipi: belli? Brutti? Orrendi? ...Veloci! Solo un laboratorio per quelli che saranno i maxi yacht di domani..
77 le barche al via. Quest'anno diversi gli italiani in gara, l che rende la vicenda ancora più avvincente.
Siamo a 4 giorni e 8 ore di regata: hanno attraversato quasi tutti il Golfo di Biscaglia, e il golfo ha -come tradizione- chiesto il suo tributo: in molti stanno facendo scali imprevisti sulla costa francese e spagnola: un albero rotto, un dito fratturato, avarie di ogni tipo..
Emozionante seguire le news e i tracciati GPS disponibili QUI, sul sito ufficiale della gara
Buon vento a tutti!
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