venerdì 16 giugno 2017

Liguria sailing #5, da Genova a Varazze



Dopo la pausa invernale riprende il progetto Dinghy Cruising Liguria.

Venerdì 12 Maggio. Tempo bruttino ma previsioni in netto miglioramento per i giorni seguenti: d'accordo con Giovanni.. si va! Levataccia da Torino e in 2 ore di auto siamo al Molo Giano nel Porto di Genova ove ci attende MIRA, ospitata dalla locale Lega Navale.


C'è poca gente in giro e armiamo con cura la barca con tutto il necessario. Da qui non si capiscono bene le condizioni in mare e
prudentemente prendiamo già una mano di terzaroli.

L'attrezzatura al seguito comprende: tenda e sacchi a pelo, scorta d'acqua, barrette energetiche, vario vestiario, attrezzatura da pesca. Abbiamo le dotazioni di sicurezza entro le 3 miglia, radio VHF, bussola, carte nautiche e l'inseparabile GPS con caricata la rotta.

Il piano di navigazione per oggi prevede di raggiungere il porticciolo di Celle Ligure, ma se ci sarà troppo mare atterreremo al più sicuro porto di Varazze (piano B). C'è anche un piano C, in caso qualcosa vada storto: porto di Arenzano, circa a metà percorso.

Partiti. Siamo a remi per uscire dal porto e ridossati alla diga foranea per ripararci dal forte vento contrario. Il cielo è grigio. Alziamo la randa e come previsto dobbiamo bordeggiare controvento per guadagnare l'uscita. Appena passiamo la protezione della diga possiamo valutare lo stato del mare, il vero potenziale ostacolo: le onde sono alte circa mezzo metro e mi sento sollevato. 

Navighiamo al gran lasco a circa 5-6 nodi su un mare increspato dal vento. La luce arriva diffusa dalle nuvole e il mare ha un colore tra l'argento e il piombo. Nessuna altra barca in vista. Mira trova la sua strada tra le onde che tuttavia dopo circa un'ora si fanno sempre più alte e soprattutto confuse. Per tenere in equilibrio lo scafo sono costretto a continui spostamenti sulle gambe che presto si affaticano oltremodo. Giovanni annuncia che tocchiamo i 10 nodi in discesa dall'onda e si comincia a sentire il legno gemere sotto alle forze del mare, con scricchiolii mai sentiti prima. E' chiaro che è necessario prendere un'altra mano di terzaroli.

Operazione non banale poichè bisogna ammainare tutta la vela e dunque si rimane a secco in balia del vento e delle onde che ora superano abbondantemente il metro di altezza. Ci viene in aiuto la nuova ancora galleggiante che inaspettatamente stabilizza la barca in mezzo a quella confusione. Oltre a prendere comodamente i terzaroli ci concediamo pure qualche minuto di pausa per rifocillarci, in barba al boato sinistro delle onde che si frangono sottovento contro al molo del porto di Ge-Sestri.

Più oltre la navigazione prosegue tranqulla e spedita in direzione di Varazze, mentre il mare piano piano migliora e il vento diminuisce. Avvistiamo una grossa sagoma scura che si immerge al nostro arrivo, che ipotizziamo essere una tartaruga. In seguito una pinna compare a pochi metri sottovento a noi... ci alziamo in piedi per osservare un ...grosso pesce luna che si trastulla tra le onde!

Mollati i terzaroli arriviamo a Varazze a tutta vela. L'ormeggiatore, contattato via radio -un po' stupito dall'arrivo di una barca così piccola- ci assegna un buon ormeggio al pontile. 

Ma le sorprese non sono ancora finite. Dove passeremo la notte? Tenda? B&B? No, un invito last minute a casa degli amici Matteo e Kiki! Cena sopraffina, un po' di musica e una stanza degli ospiti a noi riservata!


[il materiale da caricare a bordo]


[Pronti a mollare gli ormeggi]



[di bolina per uscire da Genova]

[Momenti delicati durante la presa della seconda mano di terzaroli]

[sistemando la borosa della 2nda mano]

[al gran lasco, con due mani]

[In posa, all'ormeggio a Varazze]


[Fratelli]



[Una serata musicale inattesa]

[La traccia GPS: 19 miglia]

[L'uscita dal porto di Genova]

[al centro, la presa di terzaroli su ancora galleggiante]

[L'arrivo al porto di Varazze]

2 commenti:

Lorenzo ha detto...

Complimenti!che barca è Mira? Un goat island skiff ?

Enrico ha detto...

Ciao Lorenzo, si è proprio un Goat Island Skiff. Progetto di Michael Storer per autocostruzione.

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