Domenica 16/9. Ultimo giorno del raduno MIRAVAR. Oggi le previsioni sono per vento da
Est-NordEst cioè
perfettamente di prua con la rotta prevista verso
Le Lavandou. Per toglierci dall'inghippo decidiamo, grazie anche alle conoscenze di Erik, che naviga abitualmente in queste acque, di rientrare invece a
Port Miramar dove un canale fluviale conduce ad uno scivolo buono per alare i nostri dinghy. Questo ci consentirà di fare una rotta non solo più breve - in linea retta 8 miglia anzichè 13- ma con andatura di
bolina larga anziché dover zigzaggare con
vento e onda contraria per doppiare
Cap
Benat.
La mattina ha i toni autunnali, con il mare scuro e l'aria già fresca, che però si scalda presto. La traversata procede bene. Mira è molto veloce rispetto alle altre barche nonostante sia anche la più fragile della flotta. Andiamo a vedere una bellissima spiaggia poco più a est del Porto, la Plage de Patelin. Mettiamo le barche a terra e passiamo un paio d'ore in tranquillità e solitudine essendoci pochissima gente in giro. Si, Silvia ed io ce la godiamo senza farci prendere dal pensiero del rientro a Torino che a questo punto avverrà certamente a notte fonda.
Ancora un bagno e un buon caffè (dalla cambusa di gui gui) prima di rimettersi in mare con una ultima breve impoppata verso l'imboccatura del canale di Port Miramar.
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[Leòn, splendida workboat di 8m, in legno] |
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[Rhiannon, il Bay Raider in legno] |
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[Bricole, catboat ma.. col fiocco]] |
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[Gui Gui, il bay raider in vetroresina] |
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[Arrivo alla spiaggia di Le Patelin] |
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[Astrid, Pathfinder in legno autocostruito] |
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[Gerard e Ingrid preparano il caffè per tutti] |
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[Mira, Goat Island skiff] |
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[Ingrid e la flottille in preparazione per gli alaggi] |
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[Mira felicemente rientrata a Torino (foto del giorno seguente)] |
1 commento:
spettacolari, bravissimi. Metto nel blog.
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