La scelta cade sulla Granta Parei, montagna simbolo della Valle di Rhems: avvicinamento facile il sabato (1h30) fino al rifugio, e 4 o 5 h per la salita l'indomani.
Sabato alle 15 ci troviamo Silvia ed io al Rif. Benevolo, in una giornata solare e ventosa. Il rifugio sorge su un bellissimo pianoro erboso ed è molto accogliente. Dopo aver trascorso un tranquillo pomeriggio (compresi svariati tentativi ad una slack-line che il gestore ha montato nei pressi) ceniamo cucinando il notevole risotto indonesiano Nasi-Goreng, e facciamo conoscenza delle altre cordate pretendenti alla vetta nonchè ai carissimi Renzo e Nadia di Pinerolo che dopo tanti anni incontriamo qui per caso.
Domenica ore 4.15 sveglia e ..sorpresa! Nella notte ha nevicato: 3 cm. Per fortuna il cielo è sereno e presto io e Silvia siamo in movimento.
[Rif. Benevolo a 2285 m.]
[Silvia ed io]
[Ranuncoli, nei pressi del rifugio]
In 2 h si quadagna parecchia quota su un buon sentiero, fino a portarsi alla base della cresta Nord della Granta Parei, che ora appare scintillante alla luce dell'alba e per la neve di cui si è appena ricoperta.
[L'alba]
[Alla base della cresta Nord e inizio del ghiacciaio]
Qui, alla base del ghiacciaio, sorprendiamo a circa 30 m, appollaiato sull'orlo della parete Est un rapace di incredibili dimensioni e dal portamento regale: ci guarda, con gli occhi rosso fuoco (ci viene il dubbio che possa attaccarci) e ad un mio movimento si lascia andare nel vuoto aprendo le enormi ali: che spettacolo! Solo per incontrarlo è valsa la pena arrivare fin qui. Più tardi, il gestore del rifugio ci informerà che lassù c'è il gipeto: una creatura con apertura alare di 260 cm per 170 di lunghezza!!!
[Sul ghiacciaio]
Ci leghiamo e percorriamo il ghiacciaio alla base della parete fin sotto il versante ovest, ove inizia la salita. Tutto il versante è ricoperto da 10 cm di neve fresca, che ha sporcato i passaggi tra le rocce, rendendoli delicati. Saliamo mettendo qualche protezione consapevoli che la parte delicata sarà poi la discesa. Superando la fascia rocciosa siamo raggiunti dalla cordata di Claudio e Davide, conosciuti la sera prima e con cui dividiamo presto la vetta.
[Silvia in sosta alla base della fascia rocciosa]
[In vetta, assieme all'altra cordata]
[Vetta. Sullo sfondo, la Tsanteleyna]
Giusto il tempo di una stretta di mano, una barretta e un sorso d'acqua: nuvoloni che vanno e vengono non ci fanno indugiare: la discesa è delicata e richiede concentrazione, non ostante la conosciamo per averla appena percorsa.
[Scendendo la fascia rocciosa]
[In discesa]
6 commenti:
non mi passa manc'pu'caz di andare lasssopra !!! voi siete matti,mi vengono le vertigini.
senza smog, clacson che suonano..come si farebbe.
posti stupendie rifugio meglio dell'hotel di cannes a 27mila euro a notte,
Ti aspettavo però a villanova
Il rifugio fa 10 euro a notte. Forse stasera a Bosconero, ma non son sicuro di arrivare in tempo (sono in giro per lavoro).
Come ti è andata a Villanova?
Un augurio di buone salite anche a te. Quest'anno spero ce ne siano tante viste le fantastiche condizioni dei ghiacciai e dei canali :-).
Dovrei anche correre un po' sul piano ma non c'è la voglia...
Ciao
belo bello bello...... bello!
domenica c'è il collinare a torre canavese e la gara a lemie, io propendo per torre
io domenica son a scarpinare per sentieri con i bimbi..
ahi ahi, l'allenamento latita..
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