mercoledì 8 settembre 2010

Corsica 2010: prima settimana

Lunga assenza dalla rete. Ritorno con rapida sintesi della vacanzona estiva, che ha mantenuto le aspettative. Corsica, già anticamente per i greci "kallistè" cioè "la più bella", specialmente se in compagnia di amici... molto, molto polisportivi.

Venerdì 20/8. Traghetto Genova-Bastia. Mare calmo, cielo grigio, facce bianche..Siamo con gli amici Carlo&Elena e i loro Francesco e Stefano. Nel pomeriggio viaggio da Bastia ad Ajaccio, piazziamo  tenda (nostra) e camper (amici) al campeggio "La Valleè", dietro la spiaggia di Verghja.

[cena ad ora tarda al campeggio La Valleé]

Sabato 21/8. Primo sole rovente sulla pallida pelle: ci avventuriamo alla spiaggia di Cala d'Orzu, le cui acque sono per l'occasione infestate da meduse. Impazienti di fare il bagno, ci procuriamo un po' tutti diverse ustioni sul corpo. A sera, riusciamo a perdere tra le pieghe della spiaggia 3 dei ns. bambini, che ritroviamo poi, ma disperati.
[Elena, Silvia e Carola alle prese con le meduse a Cala d'Orzu]

Domenica 22/8. Alba: le mamme Elena e Silvia corrono un lungo su asfalto per 1h45 verso Coti-Chiavari. Poi la spiaggia di Cupabia ci accoglie tutti dopo un sentiero di 50' nella macchia mediterranea. A sera lo stesso sentiero verrà poi corso in senso opposto (salita) dai papà Carlo ed Enrico.
[In cammino verso la spiaggia di Cupabia]

Lunedì 23/8. Tutti alla spiaggia di Verghja: sabbia fine, molta gente ma bellissimi bagni. A sera Carlo ed Enrico corrono su asfalto dal campeggio fino alla Tour de la Castagna e ritorno (1h23' 14Km), una delle antiche torri di avvistamento genovesi che sorgono un po' ovunque lungo la costa.
[Carlo, Enrico e la Tour de la Castagna]


Martedì 24/8. Mattina: Silvia corre dal campeggio alla spiaggia di Portigliolo (1h circa), al ritorno raccoglie a mani nude (già martoriate dalle meduse!) alcuni fichi d'india, da lì a breve mangiati.  Quindi smontiamo il campo e ci trasferiamo più a nord. Troviamo un bel campeggio alle spalle della spiaggia de La Liscia, dove l'omonimo torrente sfocia in mare formando una sinuosa ansa, nelle cui acque alcuni ragazzini praticano lo skimboard.
[Silvia in lettura alla spiaggia de La Liscia]


Mercoledì 25/8. All'alba Carlo&Elena fanno un giro in bici nell'entroterra. Poi siamo tutti alla spiaggia di Liamone-San Giuseppe, molto bella, selvatica e semideserta (abitata solo da alcuni pacifici nudisti) e ornata da rudimentali capanne di legno improvvisate. Enrico, ispirato, attraversa a nuoto la baia di circa 3km in 1h.
[Carlo, Elena e Silvia accampati alla spiaggia di Liamone]


Giovedì 26/8. Alba: Elena e Silvia corrono su asfalto per la strada deserta fino e oltre alla Tour del'Ancone (1h15'), poi tutti alla piccola e rocciosa spiaggia di Menasina, molto bella. Carlo ed Enrico traversano in esplorazione a la scogliera, imbattendosi in un incredibile nido di rapace.
[La spiaggia di Menasina]

Venerdì 27/8. Alba: Enrico corre sul percorso della Tour dell'Ancone (1h15'). Poi si smonta il campo e trasferimento verso Piana e quindi al promontorio di Aronne. Campeggio bellissimo, posto fantastico, piuttosto selvatico. Ci piace e ci rimarremo fino alla fine della vacanza. Alla sera Carlo ed Enrico trovano divertenti passaggi di arrampicata sulla scogliera del lato sinistro della spiaggia: chi sbaglia casca in acqua!
[Spiaggia di Aronne con il mare mosso]

Sabato 28/8. Alba: Elena e Silvia fanno una corsa esplorativa cercando un passaggio nella macchia verso la Tour d'Orchinu, ma trovano un passaggio verso la spiaggia di Chiuni. 1h38' di corsa. Poi tutti alla sabbiosa spiaggia di Aronne: mare mosso e vento forte. A sera i mariti emulano le mogli e corrono nella macchia per 2h14' raggiungendo l'anelata torre ma pagandola con un ritorno parzialmente al buio.

Domenica 29/8. Oggi, qualcosa di completamente diverso: gita nell'entroterra. Raggiungiamo in macchina il paese di Ota e da qui percorriamo a piedi un tratto della mulattiera genovese verso la località di Evisa, fino al ponte Zaglia. Qui ci dedichiamo al relax bagnandoci nelle bucoliche pozze d'acqua dolce dal colore verde. Provati passaggi di arrampicata su blocco.
[Carlo, Elena, Stefano e Francesco attraversano l'incredibile ponte Zaglia]

7 commenti:

Ciccò ha detto...

Bravi, bravissimi!
Sì, va beh, ma le foto delle pacifiche nudiste?
:-)

Lucky ha detto...

Stupendo il giro, io ci sono stato 2 anni fa e mi ha affascinato in modo esagerato :) ...ogni tanto scopro blog nuovi e ho letto con tanta nostalgia la tua ascesa al Fletschhorn (ci sarò salito almeno 20 anni fa...)...

ora ti linko!

Ciro ha detto...

belin...la foto della cena a tarda ora mi sembra "I Mangiatori di patate" di Van Gogh!!
A parte gli scherzi siete sempre i + polisportivi che conosca!

Enrico ha detto...

@ciccò, ..tutte mosse :-)

@lucky, ha, ma io già ti conosco e leggo ammirato delle tue avventure in pista! non sapevo invece del tuo passato in montagna. anche tu..linkato, tiè!

@ciro, ha ha, effettivamente ..era bello essere in un quadro di Van Gogh. Grazie ;-)

Unknown ha detto...

Bentornato!
Per le prox vacanze sto quasi per considerarla, la Corsica. C'è quel "selvaggio" che io gradisco molto.

stoppre ha detto...

il fatto che parli di te stesso in terza persona è un po preoccupante ma, a parte questo, il vostro modo di vivere la natura, è davvero invidiabile, il campeggio è roba da DURI, specie con i pargoli a seguito che, di conseguenza, sono dei duri anche loro.
Il vero spettacolo è comunque, quando andate in motagna..scusa alta montagna..scusa, in cielo !!
Ci portate ??

Enrico ha detto...

@fathersnake, grazie, si, il "selvaggio" va un po' cercato ma si trova facilmente. Ci sono anche posti molto colonizzati e affollati. E' fatto apposta per correre dei lunghi fantastici..

@pre, no, ho scritto in 3a persona perchè effettivamente ero uscito dal corpo..:-D. No no, è che ho copiato sul blog il diario di viaggio di Silvia..
Il campeggio è roba da RELAX!
Ci vediamo presto, ..in montagna anche..ciau

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