13 Settembre 2020. Alta pressione dichiarata per l'ultimo giorno del Miravar, con la flotta impegnata nel rientro verso la terraferma, destinazione La Londe. Tanto sole e pochissimo vento. Sembra la fotocopia dell'ultimo giorno della scorsa edizione. Dunque voce ai motori per chi li ha oppure tutti ai remi, per noi e William. In realtà su Mira riusciamo a tratti a fare qualche nodo a vela, ma è una sofferenza. In aggiunta, essendo domenica il golfo è trafficato da motoscafi di ogni dimensione e si naviga subendo continuamente l'effetto delle onde incrociate... una pena: nulla a che vedere con i primi giorni passati a navigare in solitudine.
La giornata comunque è densa ed impegnativa perchè oltre alle
8,5 miglia da percorrere dobbiamo alare la barca, disarmarla, caricare tutto sull'auto e rientrare a casa. La stessa cosa vale con minime varianti
per tutti gli equipaggi. Quindi vietato perdere tempo. Con Mira va così: arriviamo
per primi (della flotta) alla
rampa di alaggio di La Londe,
dribbliamo abilmente gli altri fruitori della rampa medesima (gommni, moto d'acqua, ecc), tiriamo Mira in secco, disarmiamo e carichiamo tutto in macchina,
barca sul tetto compresa. Il tutto in un
tempo ridottissimo possibile solo grazie all'esperienza e gli automatismi maturati in
anni di car-topping. Completata l'opera Nic ed io ci sentiamo veramente fighi. Solo a questo punto ci accorgiamo della
sbarra inamovibile che blocca la barca e impedisce alla macchina di uscire dal marina! Seguono
momenti di sgomento. Ma è Nic a ribaltare abilmente la situazione carpendo ad un addetto al marina di passaggio il
codice segreto per fare abbassare il
dissuasore mobile e aggirare la sbarra! (in realtà credo abbia pronunciato una frase tipo "per pietà, ci dia il codice, faremo qualsiasi cosa!").
|
[Propulsione alternativa su Bricole]
|
|
[La sbarra, beffa del destino]
|
|
[Nic digita il numero magico]
|
|
[Azzam]
|
|
[Sara-Louise]
|
|
[Bricole]
|
|
[Mira è rientrata a casa]
|
Nessun commento:
Posta un commento