Domenica 10-03-24. Ciriè, ridente località del canavese. Piove ininterrottamente da 3 giorni e anche per oggi il meteo è orribile.
Già la vestizione si presenta difficile: Piove a di rotto, c'è un bel vento freddo. Fa circa 6°C. Che mi metto? Vada per il pantaloncino corto (il lungo si appesantirebbe subito d'acqua) ma metto la giacca antipioggia o no? Facciamo senza! Via anche i guanti e la amata fascia per le orecchie. Col freddo si corre più forte! Come unico conforto mi concedo il berrettino con visiera. Esco in strada e in 30 secondi sono zuppo..
Zona partenza. Cerco un buon posto, non troppo avanti per non essere calpestato dai fenomeni del momento e non troppo indietro per non dovermi districare nella calca. Lo trovo. Aspetto paziente il via. Sotto alla pioggia ovviamente.
A tre minuti dallo sparo un pensiero: bisognerà indossare anche il cip del Canavesano? Ecco non l'ho indossato! Sarebbe un errore imperdonabile! Dietro front.. Permesso, permesso!! Esco di corsa dallo schiaramento e torno allo spogliatoio con uno scatto degno di un fotofinish. Ritrovo la mia borsa, trovo il cip, lo indosso.. altro scatto verso la linea di partenza... Sono a 30 m dalla linea quando... BUM! partiti!
Continuo a correre. Sono ultimo degli ultimi (ma ho il cip, che non servirà a nulla) Intanto continua a diluviare. Calca, calca, supero gente, mi porto di lato e corro.
E' già passato il primo Km e senza accorgermene sono a metà del secondo.
Ci sono enormi pozzanghere, alcune piccole, altre che prendono quasi tutta la strada. Ne evito qualcuna
ma presto decido di non curarmene per non perdere preziose energie nel saltarle o aggirarle. Benissimo, funziona..Km 2: No, non funziona: devo ora evitare coloro che evitano le pozzanghere cambiando imrovvisamente traiettoria. Collisioni sfiorate. Occhio! scusa! Ops! figurati!, Intanto continua a diluviare. Molti si sono convinti di fare altrettanto, ma il problema rimane: devo impegnarmi ad evitare quelli che cercano di evitare quelli che evitano le pozzanghere.
Pozzanghere enormi.. alcune profonde e con il fondo irregolare. Un concorrente davanti a me improvvisamente cade allungandosi in terra con un sonoro SPLASH! Tutto bene, tutto bene! si rialza. Ma è chiaro che niente va bene.
Km3: fenomeni di acquaplaning. Ma per fortuna si corre un po' meglio essendo che il gruppo si è sgranato. Qualcuno corre indossando il sacco sella spazzatura forato in cima per fare uscire la testa: non ha avuto il coraggio di liberarsene in partenza e ora corre come un pinguino..
Km 4: Supero un paio di concorrenti e mi sento chiamare.. "Enrico!" Giro gli occhi e vedo Gigi.. Non so come abbia fatto a riconoscermi, così nascosto dalle visiera e sfigurato dai rigagnoli di pioggia lungo il viso. Non ci vediamo da 12 anni! A suon di sillabe cerchiamo di aggiornarci sulle nostre rispettive vite podistiche e forse ci riusciamo anche, prima di perderci lungo la strada.
Km 5: Trovo Guido. Scambio veloce di saluti. Lui fa la 21, sembra tranquillo e ha un buon passo.. 21 Km sotto al diluvio.. che coraggio penso!
Km 6: Bivio. a Sinistra si va per la 8, a destra si va per la 21. Mi sposto a sinistra. Comincio a ripetere ad alta voce "Sinistra, sinistra, vai a sinistra, non fare scherzi.." Siccome mi conosco non vorrei che la parte irrazionale e autolesionista che è in me mi facesse deviare per la 21.. Fortunatamente riesco a girare a sinistra.
Km 7: si ritorna verso il centro del paese. Diluvia. C'è aria di arrivo ma c'è un sottopasso. Speriamo non sia allagato. Si sa che talvolta si allagano in casi di eventi meteorologici estremi. Si può anche morire affogati, si sa. Sarebbe imperdonabile.
Km 8: Dov'è il traguardo?! Dovrebbero chiamarla la 8,3 di Primavera perchè ci sono ancora 300m da fare e che non avevo calcolato. E' fatta. Mi fanno pure la foto.
4'40/Km di media, è andata ancora bene.
[foto MonicaPh] |
1 commento:
Dajeeee
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