Salita alpinistica organizzata da Silvia, in palese "astinenza da alta quota" e desiderosa di testare il ginocchio guarito (si spera...).
Saliti nel pomeriggio di giovedì 10 con la funivia che da Cervinia porta a Platau-Rosa, pernottiamo al Rif. delle Guide del Cervino (3450 m.). Tempo bello, ma per domani pomeriggio è previsto l'arrivo di una perturbazione: dovremo essere veloci.
La sera, in rifugio, mettiamo a fuoco gli obiettivi per noi possibili: dal Breithorn Occ. (l'obiettivo più a portatata) alla lunga traversata dei Breithorn, al lontano Polluce. Vederemo domattina in base al tempo e alla risposta del ginocchio.
Ore 4 sveglia, ore 5 siamo già in marcia (lungo la pista dello sci estivo!). Il cielo è stellato, ma da lì a poco l'alba rossastra non lascia presagire nulla di buono: al colle dei Breithorn (3700 m.) infatti il tempo è già minaccioso: banchi di nuvole spinti dal vento avvolgono ora noi ora i Breithorn, mentre il Cervino e tutte le grandi cime attorno sono già nascoste.
Il ginocchio "va" abbastanza. Decidiamo di salire alla vetta Occidentale, seguendo una buona traccia. La crestina finale, affilatissima, ci concede qualche sprazzo di sole. Almeno una vetta ce l'abbiamo in tasca... Scendiamo al colle e risaliamo il pendio verso la vetta centrale, aggirando le enormi cornici che sporgono verso Nord...e due! Proseguiamo ancora, scendendo verso l'intaglio tra la Centrale e l'Orientale (roccette) ma ci arrendiamo all'evidenza: ormai non si vede più nulla, soffia vento forte. La via per il terzo Breithorn è ancora lunga e complessa.
Dunque dietro-front, seguendo il percorso a ritroso. Decisione giusta, poichè alle ore 11, a circa 20' dal rifugio è bufera di vento e neve, con tanto di tuoni rizza-capelli. Ormai siamo in basso. Provo ad immaginarmi la situazione se avessimo proseguito la cresta...
[Foto: Alba e il Breithorn Occidentale; il Breithorn Centrale dalla vetta dell'Occidentale]
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