venerdì 17 febbraio 2012

Marciagranparadiso 2012, bella e ingiusta

Cogne. Domenica scorsa -per la quattordicesima volta- ho corso "La Marcia" che semplicemente è la più bella granfondo italiana in passo classico che io conosca. Lunga, molto tecnica, con dislivelli importanti e in un ambiente alpino talmente bello da sembrare irreale. Ho corso i 45 Km con tutto il mio impegno, consapevole di non essere quest'anno particolarmente in forma, ma col desiderio di godermela tutta fino in fondo. Abbiamo corso tra i camosci, nell'aria gelida delle ombre del mattino, poi coi raggi del sole, nel ritmo serrato della salita e poi raccolti a uovo nelle discese, con le braccia, le spalle, tutto il corpo sempre in movimento per spingere, spingere, spingere... prendere chi ci precede e non farci prendere da chi ci insegue, fino a fermare il cronometro il prima possibile.

Ci ho messo 3 ore tonde tonde. Ma non leggerete il mio nome nella classifica.

No. Sono stato costretto a correre da
"non competitivo" poiché non in possesso del certificato medico, non ostante fossi regolarmente iscritto, quota pagata, e in possesso della tessera dello sci club e della federazione.  Eh si.. al mattino, all'atto del ritiro del pettorale l'amara sorpresa.. serve il certificato altrimenti non si accede alla gara "competitva". Novità di quest'anno. Ho fatto le rimostranze all'organizzazione, ci ho quasi litigato ma a nulla è servito.

Pare che sia successo questo: l'anno scorso un concorrente si è sentito male in gara ed è morto, per infarto. I parenti della vittima hanno fatto causa all'organizzazione che ha passato dei guai. Avvocati, ecc. Sappiamo tutti come purtroppo vanno queste cose. Di conseguenza l'organizzazione quest'anno si è cautelata. L'organizzazione -come mi è stato riferito- "deve poter dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare questo tipo di incidenti".

Dopo questa spiegazione, io non ce l'ho più con l'organizzazione, che evidentemente subisce anche lei l'effetto della logica perversa dei legali e degli avvocati...

Adesso però aiutatemi a capire. A prescindere che un check up medico è sacrosanto, una persona, maggiorenne, affiliata ad un club ufficiale, regolarmente iscritta alla FISI non sarebbe in grado di decidere di partecipare ad una competizione? Cioè non è responsabile per sè stessa? Se decido di iscrivermi e mi sento male in gara.. mi spiegate cosa c'entra l'organizzazione? Mica mi hanno obbligato loro a correre.

E se portiamo all'estremo questa posizione cosa si ottiene?

  • che per allenarmi in un qualsiasi centro di fondo dovrei avere sempre con me il certificato medico!
  • che per correre al parco cittadino dovrei  dovrei avere sempre con me il certificato medico, che mi potrebbe essere richiesto in qualsiasi momento dalle forze dell'ordine!
  • che se partecipo alla Marcia come "non competitivo", e ci do l'anima, allora posso morire d'infarto tra la serenità di tutti!

Ah già.. dimenticavo.. siamo in Italia qui. In Svizzera, se vuoi gareggiare, non serve Sci Club, non serve Federazione, non serve certificato medico. Paghi il dovuto e basta.

11 commenti:

Hal78 ha detto...

Si, siamo in Italia. Ringraziamo la burocrazia, in tutti i suoi aspetti e forme, lei si che rende la vita semplice ed anche più felice..
Mah, ne avevam già parlato a Gressoney, e c'era da aspettarselo. Vabbuò, che ci vuoi fare.

Mauro69 ha detto...

Sacrosante parole, in italia conta poter scaricare la responsabilità, soprattutto se per farlo occorre versare un obolo a qualcuno (sciclub, medico di base, istituti di medicina sportiva, etc).

Complimenti per la Marcia e per il tuo blog, molto ricco di contenuti e ben condito con una buona dose di simpatia !

P.S: sono appassionato fondista anche io, quest'anno è la mia quinta Marcia .... prossimo appuntamento: pradzalunga, neve permettendo !

theyogi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
theyogi ha detto...

mah, con l'iscrizione dovremmo implicitamente esentare gli organizzatori da ogni responsabilità, eppure in certe manifestazioni continuano ad esigere il cm: troppo zelo o errata interpretazione?

zucchero d'uva ha detto...

Sono contenta che ti sei goduto la marcia in tutti i suoi aspetti più belli, è per questo che sei fortunato!

Anonimo ha detto...

Me ne sono accorta tanto tempo fa,anche per le cosidette "tapasciate",cioè camminate a piedi,da un certo momento in poi hanno messo il certificato medico obbligatorio.Altrimenti sono dichiarate "non compoetitive" e non c'è classifica;oppure ci sono partenze libere entro un certo arco di tempo,cosicché è impossibile paragonare i tempi.
In Svizzera hanno risolto il problema con meno burocrazia(e te pareva!) nel Regolamento di corse o gare di sci-.e immagino in molte altre-è scritto chiaramente che è bene essere allenati,in salute,e con una propria assicurazione, perchè gli organizzatori non si assumono nessuna responsabilità.Fine-
Da noi si usa complicare tutto,non per fare del bene,ma solo per ingarbugliare tutto nelle scartoffie.Quando insegnavo mi ero fatta un'assicurazione privata per eventuali incidenti che potevano capitare agli alunni.Un mio collega ha avuto una causa (lunghissima)perchè un alunno si era rotto un dito SEDENDOCI SU DA SOLO mentre attendeva il suo turno alla spalliera!!!Visitando una scuola svizzera e vedendo che nell'intervallo i bambini giocavano fuori da soli,mentre gli insegnanti prendevano il caffè,chiesi meravigliata se non temevano incidenti.Mi risposero che ogni alunno aveva la sua propria assicurazione ( e quindi si arrangiasse).
Mio nipote Gian che fino a poco tempo fa gareggiava in corse a piedi,partecipava SOLO a gare in Svizzera.
Pucci da Colico

Enrico ha detto...

@Hal, a gressoney si poteva firmare la liberatoria, a cogne no..:-(

@Mauro69, grazie della comprensione e ..dei complimenti! Finalmente un commentatore sciatore, tra i tanti runner. Se faccio la Pradzalunga ci incontriamo molto volentieri.

@Yò, son convinto che il meccanismo lo abbia ben sintetizzato Mauro69 nel suo commento..

@Zucchero, hai proprio ragione, correre la Marcia fa dimenticare tutto. Grazie!

Enrico ha detto...

@Pucci, per colpa di pochi, disposti a recuperare qualche soldo dalle assicurazioni imbrogliando, ci siamo complicati la vita in maniera assurda. Viva la semplicità e il buon senso. Viva la cultura, l'onestà e l'amicizia.

Francesco Tresso ha detto...

Ciao Enrico, condivido in pieno. Purtroppo l'incidente dell'anno scorso (infartuato a 1 km dall'arrivo, prontamente soccorso e trasportato ad aosta) ha scaturito questa reazione che non è giustificabile: se sei regolarmente iscritto alla FISI devi esser in possesso di un certificato. Insistiamo sulla correttezza e sui controlli di queste procedure, piuttosto. Mi spiace, io sono stato informato in mattinata di sabato da amico cognense e così mi sono attrezzato. Complimenti comunque le per le 14 edizioni, ormai sei un senatore! Speriamo di rivederci presto, salutoni a tutta la famiglia! Francesco

Francesco Tresso ha detto...

per inciso: per fortuna l'infartuato dell'anno scorso non è morto. E' una guida della Valsavarenche, mio cognato (cardiologo all'ospedale di Aosta) mi ha detto che aveva già dei problemi di valvola e che successivamente si é sottoposto ad un intervento.
Ciao!

Enrico ha detto...

@Francesco, grazie della comprensione e soprattutto complimenti per la tua gara: sei andato FORTISSIMO!! Saluti anche alla tua famiglia di fondisti!
A presto.

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