giovedì 1 ottobre 2020

Miravar 2020 - Day 1: è subito Challenge!

9 Settembre 2020. Non ostante la difficile situazione causata dal Covid-19, ben 7 equipaggi si ritrovano a Le Brusc per dare vita alla terza edizione del MIRAVAR, l'ormai celebre Mini Raid Var, fortemente voluto e organizzato da Lorenzo.

Ques'anno abbiamo scelto l'opzione "Challenge" (ardita variante al programma classico, concepita da Lorenzo e Remi) che prevede le prime tre tappe esterne all'Arcipelago e dunque meno protette e più esposte agli effetti del meteo. 

La minuscola spiaggia di alghe di Le Brusc, è teatro degli ultimi preparativi di barche ed equipaggi. Qualcuno è arrivato un giorno fa, qualcuno - come noi - all'ultima ora. Percorsi i 450 Km che ci separano da Torino, abbiamo il tempo contato per saricare MIRA, armarla, prepararci e vararla. La partenza deve infatti avvenire con anticipo, in quanto oggi è prevista una navigazione controvento per doppiare Cap Sicié. E come tutti sanno doppiare un capo riserva quasi sempre delle sorprese

Briefing.
Rotta: Girata l'Ile des Embiez andremo verso Sud-Est per doppiare Cap Sicié e dunque risalire verso Nord-Est a una rada ridossata adatta a passare la notte. Se fosse una rotta diretta sarebbero circa 10 miglia.. non tante, non poche. 
Meteo: soffia una bella brezza da Sud-Est, esattamente contraria alla nostra meta, ma di intensità sufficiente a farci sperare in una media decente. E' previsto che vada poi a diminuire al tramonto. Ma a quel punto saremo arrivati, o altrimenti si potranno usare le propulsioni alternative: motore o remi. Comunque vada, oggi è certo che sarà una giornata intensa!

Finalmente in acqua. Un cielo luminoso fa da sfondo e una bella brezza vivace ci fa filare tutti al lasco. Qualcuno ha già preso una preventiva mano di terzaroli. Girata la bella l'Ile des Embiez (e i suoi simpatici scogli) ci troviamo come previsto col vento in prua e un mare con onda corta. Ecco che inizia la lunga bolina
Si naviga bene, anche se l'onda è discretamente fastidiosa. Il passaggio sull'onda tende a far rallentare lo scafo che deve quindi ripartire ogni volta. Ciò è molto penalizzante per MIRA, la barca in assoluto più leggera, ma che comunque si difende bene. Fantastici in queste condizioni i due Pathfinder, che procedono con gran disinvoltura.
Tuttavia le condizioni vanno deteriorandosi e la bella luce con le nuvole bianche ha lasciato spazio solo a nuvoloni minacciosi. Qua e là attorno a noi si vedono scrosci di pioggia. Poi, verso Nord, si accende uno spettacolo di fulmini, per fortuna non vicinissimi. Infine però arriva, il groppo o come lo chiamano qui "il grano".

Si preannuncia con un paio di raffiche forti che mi obbligano a lascare prontamente la vela seguite da una pioggia che nel giro di un minuto diventa pioggia battente. Su MIRA io e Nic siamo abbastanza vicini alle rocce del Capo, la qual cosa non è bellissima.. Arriva la botta: il vento aumenta di colpo e ci troviamo di bolina con la vela completamente sventata.. è l'unico modo per tenere in piedi la barca. La barca soffre.. non stiamo più avanzando ma scarrocciamo solamente. (Più tardi sapremo che su Azzam l'anemometro è salito a 30 nodi, ma forse da noi non è arrivato a tanto). A fatica ammainiamo tutta la vela e finalmente la situazione su MIRA si stabilizza: a secco di vela, solo grazie alla superficie dei nostri corpi, viaggiamo al lasco a 2-3 nodi, fuggendo dalle rocce. Riesco perfino a governare col timone.. Aspettando che questo filimondo passi, vedo materializzarsi sottovento a noi Astrid, con le vele terzarolate, su un mare bianco coperto da un velo fluttuante di acqua polverizzata.. una immagine apocalittica. Nel giro di qialche minuto tutto finisce. Tutti gli equipaggi rispondono al VHF.. nessun disperso! 

Su MIRA inizia il ballo delle manovre: presa di 2 mani di terzaroli, drizzare la vela, ma il vento è quasi sparito, ammaina tutto, molla i terzaroli, ri-alza la vela, ri-assetta tutto, sgotta l'acqua piovana che ha riempito lo scafo.. Dopo un po' di navigazione ormai tranquilla ma penosa (tanta onda e poco vento), accettiamo la cima di traino di  Gui Gui che -a motore- si offre di darci un passaggio.

Finalmente siamo alla golfo della spiaggia di Saint-Asile (un nome, un programma), ben protetto dall'onda e dal vento. Tempo di cucinarsi un meritato pasto, approntare le barche per la notte e godersi il meritato sonno. Abbiamo percorso 16,2 miglia.



[L'arrivo di Azzam, l'ammiraglia della flotta]

[MIRA adagiata sulle alghe è pronta per essere armata]

[Europe, Sarah Louise e Azzam pronte a partire]

[Europe. Sullo sfondo l'Ile de la Tour Fondue]



[Partiti!]

[il tempo diventa instabile]

[MIRA di bolina verso il groppo]


["Astrid" sapientemente condotto da Lorenzo]

[Da MIRA verso poppa: groppi di pioggia]


[Il Cap Sicié. Bordo dopo bordo lentamente si avvicina]

[Nic ed io dopo il colpo di vento]

[Tramonto del giorno 1]

[Ultime miglia al traino di Gui Gui]

[Navigazione notturna]

[Remi, primo arrivato, guida l'arrivo degli altri]

[Mira tocca terra]

[La traccia di MIRA]








7 commenti:

Lorenzo ha detto...

Grande Enrico. Fu Challenge di nome e di fatto!

Enrico ha detto...

Lorenzo.. una edizione indimenticabile!

Acquanic ha detto...

Bellissimo. In effetti leggendo il tuo resoconto riflettevo sul fatto che solo la parola scritta si presta ad una descrizione più approfondita dei fatti. In generale quando faccio un video prevale la voglia di dare delle impressioni. Da un punto di vista visivo è molto bello, ma una parte si perde. Bravo Enrico!

Unknown ha detto...

Enrico 1o x lo scritto...10 + xla bravura e il sangue freddo....meno mal e che queste cose vengo a saperle a cose fatte ...comunque partecipo alle tue soddisfazioni. BRAAVOOO

Unknown ha detto...

Ero la mamma

Unknown ha detto...

Un grande riconoscimento alla fedeltà e al coraggio di Nicola al quale va tutta la mia simpatia e riconoscenza.
Un grade abbracciol

Muddygio ha detto...

Sembra un racconto di Corsari "buoni" . Che Spettacolo!
Joe, frere

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