giovedì 30 ottobre 2008

Come spiegare ai figli perchè tu corri sempre e non vinci mai


Una mia amica (polisportiva) mi manda questo. Leggete a vostro figlio la favola, poi chiedetegli di rappresentarla con un disegno....

Favola dei caprioli corridori

Nel Bosco di Olimpia vivevano dieci caprioli,che per spirito olimpico si sfidavano spesso in gare di corsa.
Il capriolo Déciolo,arrivava quasi sempre ultimo,per cui un bel giorno
comunicò ai suoi amici che si era stufato e non avrebbe corso più.

Gli altri caprioli scrollarono la groppa ridacchiando,tranne quello che si chiamava Nònolo,che diventò improvvisamente triste: infatti da quel giorno cominciò ad arrivare spesso ultimo lui. Finchè decise di seguire l'esempio dell'amico,
e si ritirò a brucare l'erba in una radura.

Nelle corse che seguirono ecco che il capriolo Ottolo divenne quello che perdeva più corse. Si ritirò anche lui, e in seguito, uno dopo l'altro la stessa sorte toccò a
Séttolo, Séisolo, Cìnquilo, Quàttrolo, Tèrzolo e Secòndolo.

Il capriolo Prìmolo, rimasto solo a correre, per qualche tempo fu contentissimo e si pavoneggiava, proprio come un pavone, perchè affrontava le corse senza nemmeno più allenarsi, senza seguire nessuna dieta, e senza ansia. Ma dopo qualche tempo si accorse che era rimasto anche senza contentezza.

Dopo averci pensato su per qualche giorno prese una gran decisione, e convocò nel bel mezzo del bosco tutti gli altri caprioli. Salì su di un tronco rinsecchito e parlò così:
"Amici miei, vi prego, tornate a correre con me! Mi sono accorto che per avere una gara occorrono anche quelli che arrivano ultimi, e i penultimi, e i terzultimi e così via. Non esiste nessuna gara dove tutti arrivano primi, nemmeno ad Olimpia!

E vi dirò di più, a rigor di logica bisognerebbe assegnare i premi cominciando dal fondo, perchè ci vuole più coraggio e spirito sportivo a gareggiare sapendo già di non poter vincere!"
Tutti i caprioli applaudirono battendo gli zoccoletti e gridando "Hip hip urrah" e tutti ricominciarono a correre allegramente senza più curarsi affatto del piazzamento.

16 commenti:

Unknown ha detto...

Ottima favola, me la ricorerò quando avrò un figlio....e nella prossima gara ! Ciao !

... E io corro! ha detto...

Bellissima! ..Maaaa se di favola trattasi posso interpretare prìmolo? :D

GIAN CARLO ha detto...

Ma ora che mia figlia è cresciutella e sa già che sono "ultimolo" ... che faccio ??

Anonimo ha detto...

Io invece da figlio che guardava le gare del papà, ricordo che mi faceva una certa tristezza vedere mio papà arrancare! E pensare che era un buon atleta, da 3'45" al km e sotto le 3 ore in maratona fino ai 50anni! Ma lo stesso non potevo capire il valore di quello che faceva... finchè non ho cominciato a correre anch'io. E lì mi sono accorto che andava + forte di me.

Michele ha detto...

Eh ehe simpatica: mi viene però in mente la frase
"I vincitori festeggiano i perdenti spiegano"
io festeggio sempre perchè corro contro me stesso e mi batto sempre :)

Enrico ha detto...

x gianluca: carina eh? Comunque a pensarci non so neanch'io cosa mi spinge ad essere contento quando arrivo al traguardo 835esimo...

x eiocorro: ànchiolo!

x gian carlo: mah? Non mi sono ancora posto il problema con figli cresciuti...mi sa che è ancora più dura!

x mic: la tua storia è molto interessante! Ti faceva TRISTEZZA vedere un "vero atleta" (meno di 3 h in maratona..!) esprimersi al meglio...chissà cosa provano i miei a vedermi tapasciare: credevo di passare come "eroe" ma dopo il tuo commmento mi ricredo!

x michele: anch'io preferico festegiare in ogni caso... ;-)

Anonimo ha detto...

Secondo me è una causa persa, quella di spiegare ai figli il valore di quello che fai. Indipendentemente dal tuo livello, e dalla distanza della gara: quando sei solo qualche minuto dietro ai primi, per un bambino è un'eternità ed è inevitabile che faccia il paragone con i primi. L'unico sistema è toccare con mano la fatica, e allora si capisce quello che c'è dietro. Io mi ricordo che mio papà, scherzando, mi chiedeva se era più forte lui o Maurilio De zolt....e io rispondevo sempre a favore del campione. Era un simpatico siparietto!

Enrico ha detto...

ciao mic...io farò tesoro della tua esperienza.
..e complimenti a tuo padre!

Anonimo ha detto...

Ho appena scoperto il blog (grazie papà Franco, incontrato per caso a Genova!). Ti racconterò come farò con Raphaël, poiché sicuramente non sarò primolo... Complimenti per il blog, Guido

Enrico ha detto...

Ciao Guido! piacere sentirti...
grazie x i complimenti. Io so già come finirà con Raphaël: ti vorrà sempre e solo PRIMO!
senntiamoci per consolarci a vicenda...

Micio1970 ha detto...

Credo che questa storia mi servirà presto ...

Enrico ha detto...

@micio: ma ..vuoi dire..Congratulazioni! Vederai che ti verrà bene anche l'allenamento sul lunghissimo! ;-)

Paolo Turino ha detto...

Grazie Poli, l'ho letta ai bocia, adesso vogliono che gliela legga tutte le sere

Enrico ha detto...

uuu l'Arbolle! Ciao.
Son contento che piaccia, e speriamo anche che funzioni!
Saluti a tutta la banda...

Anonimo ha detto...

che bella!!! posso riportala o mettere il link sul mio blog?

... cmq pure io la leggerò a mio figlio e gli dirò anche che gli "ultimoli" fanno tanta tanta fatica
:)

Enrico ha detto...

Certo! Copia o linka, come preferisci. Ciao!

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