lunedì 2 maggio 2011

Fontainebleau, parbleu!

Con ritardo, ecco il post sulla nostra vacanza pasquale: 6 giorni nella foresta di Fontainebleau a 50Km a sud di Parigi con il pretesto di conoscere, toccare e forse salire i famosi blocchi di gres della foresta (eh si, il cuore del climber pulsa ancora..) , visitare la famosa reggia e fare una puntata nella capitale francese. Viaggio lungamente sognato e reso possibile da una fortuita combinazione tra chiusura aziendale e meteo locale favorevole.

Day 1 (21/4): Torino, sveglia ore 4, carico auto, partenza ore 6. Lungo e lento viaggio  di 750Km con la Multiplona per il Monginevro, Grenoble e Lione. Una sosta ogni 200Km per non far sclerare i ragazzi. Alla fine totalizziamo 19,2Km/l. Troviamo un bel campeggio a bordo stagno al Le Parc du Guè (22€/notte).

Day 2: Dopo una notte riposante (con concerto di 10.000 rane e non identificati animali palustri affetti da insonnia) ci addentriamo nell'incredibile foresta di Fontainbleau, 25.000 ettari di alberi secolari, un tempo terreno di caccia di una lunga sfilza di re ed imperatori. Alcune strade carrozzabili e una rete di sentieri aiutano ad orientarsi. Siamo al settore "Trois Pignons" ove scopriamo le forme dei sassi e iniziamo a toccare i primi appigli. Ci imbattiamo nel circuito arancione, per fortuna non difficile, trascorriamo la giornata passando da un sasso all'altro arrivando a sera con le braccia e le spalle cotte a puntino non ostante non ci siamo alzati da terra mai più di 2 m. Bellissimo.

Day 3: Auto fino al capolinea del metrò (Villejuif), poi metrò (giurnaliero x tutti e 4: 19€). Sbuchiamo nel cuore di Parigi e siamo davanti a Notre Dame, prima delle 3 tappe del nostro brevissimo tour. La capitale è invasa da  un mare di turisti, impensabile accedere a qualsiasi edificio se non con almeno 3 o 4 ore di coda. Altro metrò e siamo sotto alla mitica (per Carola ed Emanuele) Torre Eiffel. Infine toccata alla basilica del Sacro Cuore prima di far ritorno alla nostra tranquilla tendina in mezzo alle anatre e le ranocchie. Giornata psichedelica.

Day 4: E' Pasqua. Di nuovo foresta: siamo al famoso settore del Cul du Chien e del suo omonimo blocco. La foresta è surrele: cammini tra i pini e le betulle quando ti imbatti in una enorme radura: una conca di sabbia finissima tanto che ti aspetti di vedere il mare, e sparsi dappertutto i blocchi di gres, dalle forme quasi artistiche, incredibili. Profumo di resina, silenzio, grande tranquillità è l'ambiente in cui si è immersi. Arrampichiamo senza sosta tutto il giorno. Notte con temporale.

Day 5: Visita al castello di Fontainbleau (ingresso 2 adulti 20€, bambini free). Estremamente curato e sfarzoso. Seguendo il percorso si visitano, guidati dalla voce di un telefono-guida un susseguirsi di stanze impreziosite dagli arredi dell'epoca napoleonica. Molto bello e per fortuna senza la calca parigina. I ragazzi apprezzano di più qui che tutte le torri eiffel dell'altro ieri.
Pomeriggio di nuovo nella foresta, al settore Roche aux Sabots. I blocchi qui sono più alti e l'ultimo movimento è psicologicamente più impegnativo. Semplicemente fantastico.

Day 6: Lungo viaggio d ritorno con Compleanno di Carola -9 anni- festeggiato in autogrill francese.

[Dopo 750 Km:  tenda piazzata, pasta pronta.. si ragiona!]


 [Silvia on top]

[Emanuele, in aderenza sulle forme rotonde del gres]

 [Mattina di Pasqua: risveglio con i cigni]

 [Il giorno di Pasqua, ecco il mio uovo: il famoso 
masso del Bilboquet  al settore Cul du Chien]

[Carola al settore Roche aux Sabots]

 [Carola e i suoi 9 anni]

8 commenti:

... E io corro! ha detto...

Ecco dove eri finito!
Auguri Carola!!!

Unknown ha detto...

Per quanto odio la calca, io Notre Dame e la Torre Eiffel le avrei visitate col binocolo, per poi rituffarmi nelle meraviglie della Natura!

Ciccò ha detto...

a proposito:
ma che fine ha fatto l'armadio boulder?

theyogi ha detto...

na sfacchinata, ma che meraviglia!

Enrico ha detto...

Ciao Guido! Ha, glielo dico, sarà contenta!!

@snake, così abbiamo fatto, non potevamo venire fin qui e non dare un'occhiata veloce a Parigi e la sua Tour..

@ciccò, l'armadio boulder fa il suo dovere: contiene le attrezzature sportive, e ci permette di stare un minimo in allenamento (breve circuito serale).

@yogi, una vera sfacchinata.. bisognava starci almeno un mese per apprezzare il posto, ma come si fa??? :-(

Ciro ha detto...

...non vi mando "a Fanculo" (famosa località della nebbiosa Padania) perchè vi voglio bene.
Sono contento per le vostre vacanze al sapor di Chanel. Per la legge del compenso noi abbiamo passato 10 giorni tra bronchiti, cagozzi, mal di stomaco e febbri equine che non hanno risparmiato le figliole e di rimbalzo noi che, abbiamo una "abbronzatura" da occhiaie incavate che ve le raccomando. baci ;)

Enrico ha detto...

Ciro... le febbri equine..noooooooo! Mi spiace, Ma adesso? Ne siete fuori?? Dobbiamo assolutamente recuperare!!!

stoppre ha detto...

anch'io anch'io !!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...