Partenza da Buthier (m. 1319, inizio val Gran San Bernardo) e salita in pelli verso il Passo Tardiva. Abbandonata l'idea di salire alla vicina P.ta Chaligne (altra possibile meta) causa terreno poco sicuro e meno remunerativo in discesa, guadagnano la cima della Tsa e garantendosi una discesa su neve "quasi perfetta".
Silvia non ha rilasciato altre dichiarazioni, lascio quindi spazio a una frase del celebre Himalaysta americano Ed Viesturs, la quale mi sembra molto appropriata: "Raggiungere la cima è facoltativo, tornare indietro è obbligatorio".
[Topo della gita]
[i tre ripresi casualmente dal gulliveriano VIPI5547]
4 commenti:
paura,paura !!
strano che a un eclettico come te non piaccia lo sci alpinismo. Io dopo circa 20 anni di astinenza dalle gite fuoripista mi sono comperato un paio di scarpa tornado pro e adesso mi cerco un bel paio di assi da polvere. ho convertito mia moglie allo sci alpinismo
Stavo pensando che lo scialpinismo non fosse più uno sport Polisportivo, per fortuna ho dovuto ricredermi.
Buone gite future con in testa sempre le sagge parole di Ed Viesturs.
Ciao
non è che non mi piaccia, anzi! Se Però ho fatto una scelta razionale. Il tempo che ho a disposizione lo dedico con sommo piacere alla pratica dello sci di fondo, che tra l'altro consente sveglie più umane. Inoltre essendo io e silvia differenziati su due attività diverse (anzichè la stessa), riusciamo meglio a gestire i 2 nani.
Rimane il fatto che la montagna d'inverno è assolutamente magica e affascinante.
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