mercoledì 9 novembre 2016

Crociera costiera con derive: la logistica

 Dopo aver di recente navigato in tre giorni tutto il Lago di Como, e in quattro giorni il tratto di mare da Bocca di Magra a Genova, mi soffermo sulla logistica messa in atto, che alla fine si è rivelata efficace, anche se non banale. 
Diciamo che una buona la logistica è fondamentale. Infatti, si tratta di navigare sempre in una direzione, sfruttando spesso solo i fine settimana e lasciando la barca di volta in volta in un posto diverso lungo la costa. Il problema è che non si ha la certezza del punto di arrivo, essendo la velocità della barca molto variabile in funzione del
vento e del mare. Bisognerà quindi analizzare a casa, a bocce ferme, le varie possibilità, eventualmente con qualche sopralluogo per valutare come e se è possibile portare la barca in spiaggia e abbandonarla anche per la settimana (come ho fatto a Levanto)

[Notte alla boa, Lago do Como]

[Notte all'ancora, Baia di Fiascherino]
Lo schema è il seguente:

1. Giovedì-Venerdì: studio delle previsioni meteo incrociando i dati dei siti meteo disponibili (link QUI). Si prende qui la decisione se andare o rimandare.
2.  Sabato si raggiunge la barca all'alba, la si arma e si affronta la navigazione fin dove si riesce, cioè sfruttando al massimo le ore di luce disponibili per la stagione.
3. La notte, a seconda delle caratteristiche del punto scelto può essere affrontata in vari modi:

  • barca tirata in secco o alla boa, se si arriva in spiaggia e non si prevede che non salga onda di notte.
  • barca all'ormeggio, se in porto o porticciolo. Soluzione più comoda e veloce.
  • notte in B&B (se meteo brutto, se si è stanchi, se c'è un paese)
  • notte in tenda in spiaggia, ottima soluzione se in zone disabitate ma spesso non possibile per i divieti esistenti.
  • notte in barca, se meteo buono e ancoraggio/ormeggio a prova di bomba.

4. Domenica: si naviga dall'alba fin nel primo pomeriggio, tenendo presente che dopo essere arrivati nel porto/posto prescelto occorrerà mettere in atto la seguente procedura:

  1. Togliere dalla barca gli oggetti di maggior valore (es. VHF, bussola, GPS, ..da portarsi appresso) 
  2. Coprire la barca con un telo per nascondere il contenuto rimanente (giubbotti, vestiario, àncora, e innumerevoli accessori).
  3. Mettersi in abiti civili e recarsi alla stazione del treno (in taxi o a piedi a seconda della distanza)
  4. Prendere il treno per raggiungere il luogo di partenza (in taxi o a piedi)  dove si è trova l'auto
  5. Recuperare l'auto e tornare dalla barca (sperando di ritrovarne tutto il contenuto!)
  6. Disarmare e rimessare la barca per la settimana a venire.
  7. Rientrare in auto a casa.
[Notte nel porticciolo di Camogli]
Allo scopo di avere un minimo di garanzia di ritrovare la barca dopo una settimana (o più se il meteo diventa brutto) si può chiedere supporto dalle LNI / Vela club lungo il litorale, preventivamente contattati.

Non ostante il tutto possa apparire macchinoso, dopo un po' diventa una sorta di routine, pur con tutte le incertezze.
Come si intuisce, la crociera costiera con derive, o Dinghy Cruising, come la chiamano i maestri inglesi, è una vera avventura e non solo in navigazione!



[Levanto. Mira coperta dal telo verde, mentre si va a recuperare l'auto via taxi e treno]



Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...